Proprio 60 anni fa la Opel Kadett A usciva per la prima volta dalla linea di produzione.
Con la vittoria nella categoria “Piccole e compatte” la vettura, ha ricevuto il premio più importante in Europa riservato alle auto classiche.
La Opel Kadett A è un’automobile che entusiasma, allora come oggi. Dal 1962 al 1965 Opel ne costruì quasi 650.000 esemplari.
Un grande bagagliaio, quattro comodi posti, un motore nuovo e brillante e bassi costi di manutenzione: questi gli ingredienti di una ricetta vincente che convinse i consumatori.
Questa vettura due porte aveva un’estetica moderna e pratica: la linea di cintura era bassa, i finestrini panoramici assicuravano un’eccellente visibilità.
Il tappo del serbatoio del carburante si trovava all’esterno e tutto lo spazio del baule restava così riservato esclusivamente ai bagagli.
“Opel Kadett: in breve OK”, scrivevano all’epoca i pubblicitari, che non riuscivano a evitare di punzecchiare il principale concorrente.
“Basta con la puzza di benzina nel bagagliaio”, scrivevano facendo l’occhiolino. Il moderno motore anteriore raffreddato ad acqua costituiva per la Opel Kadett un altro fondamentale vantaggio progettuale rispetto al Maggiolino: il quattro cilindri da 993 cc generava 40 CV e dal 1963 fu montato anche sulla nuova Opel Kadett Caravan.
Con la Opel Kadett A il costruttore entrò 60 anni fa in una nuova epoca, come avviene anche oggi con la sesta generazione di Opel Astra.
Con il premio di “Golden Classic” assegnato alla Opel Kadett si conclude la serie di riconoscimenti nell’anno dei festeggiamenti della compatta Opel, che il costruttore ha accompagnato con numerose attività.
Fonte: Comunicato Stampa Stellantis