La Lancia Lambda 8^ serie Granlusso del 1928 è stata la grande protagonista al IV concorso d’eleganza “Castello di Meano” tenutosi lo scorso 3 ottobre.
Il collezionista Emilio Comelli, proprietario della vettura e identificato come antesignano dell’automobilismo storico bresciano, punto di riferimento a livello mondiale per il motorismo storico, è stato insignito anche di un premio speciale della giuria composta da membri EVE esperti veicoli d’epoca con presidente di giuria il giornalista a scrittore Massimo Condolo.
Settanta le vetture presenti al concorso, che vuole essere un mezzo per promuovere l’obiettivo che si è posto il Rotary Club Brescia–Meano delle Terre Basse: quello di creare una scuola di restauro di auto e moto storiche.
Quest’anno il concorso ha avuto un’accelerazione positiva grazie anche al patrocino dato da Aci Storico e Aci Brescia. Sei le categorie in cui sono state divise le vetture in base all’anno di costruzione: Vintage; Post Vintage; Classic; Post Classic
Youngtimer fino alle più recenti della categoria Istant Classic. Gli organizzatori hanno poi deciso di creare una specifica categorie per le vetture Maserati.
Nella categoria Post Vintage trionfa l’Aprilia Cabrio Stabilimento Farina del 1939 di Nicola Colangelo invece alla 1100 E Ghia del 1950 appartenente alla collezione di Corrado LoPresto il maggiore e noto collezionista italiano, ha vinto tra le classic.
Altri premi: Spider Europa 124 DS di Antonio Gigliotti per le post classic, alla Ferrari 355 GTS di Simone Piccinotti tra le youngtimer, tra le instant classic il primo premio è andato all’Alfa Romeo 4C di Claudio Comensoli.
Infine tre le Maserati è stata premiata la 3500 GT Toruing di Carlo Branbilla: una vettura che ha appresentato il successo commerciale della casa del tridente tra gli anni ’50 e ’60.
A fare da presentatore tecnico della manifestazione era presente, Giorgio Ungaretti, fondatore nel 2017 con alcuni amici della giornata mondiale del motorismo storico che si festeggia il 16 novembre data di nascita di Tazio Nuvolari e Sanni Restuccia
“La Lambda compie 100 anni essendo stata presentata nella buona società nel 1921 ricorda Ungaretti. Una vettura che non solo fa parte delle macchine straordinarie prodotte dall’ ingegno italiano, ma rappresenta in assoluto una delle maggiori pietre miliari dello sviluppo dell’automobile agli inizi degli anni ‘20”.
L’interesse della Lambda si riscontrano non solo per le fantastiche prerogative estetiche è anche di natura tecnica. Infatti quando venne presentata lasciò tutti di sasso per quanto era bassa, pur essendo una berlina.
Va ricordato che nei primi anni del ‘900 l’automobile nasceva sui telai delle carrozze, che naturalmente costringevano ad avere alte basi.
“La Lambda invece, con scocca autoportante, ancora oggi utilizzate per le automobili, ricorda Ungaretti, appariva più bassa di almeno 15 centimetri. La bellezza estetica fu quindi conseguenza delle qualità tecniche della vettura. Si può dire che a quei tempi, la “bassezza” della Lancia Lambda la faceva diventare un “siluro” rispetto alle altre nate sulla base delle carrozze”.
La vettura premiata come “Best of show” è stata straordinariamente restaurata e presentata in condizioni impeccabili sotto ogni profilo; dalla carrozzeria esterna all’interno tutto ha fatto ampiamente meritare la vittoria.
IL PROGETTO DEL ROTARY CLUB BRESCIA MEANO DELLE TERRE BASSE
Quanto organizzato dal Rotary Club Brescia – Meano delle Terre Basse, ha anche e soprattutto un fine ben preciso: rendere il piccolo borgo di Meano centro d’eccellenza mondiale nel restauro della Auto d’Epoca grazie alla scuola pensata ed in corso di creazione.
Il progetto, ha preso il via nel 2015. L’amministrazione stava già lavorando per il Borgo di Meano con la Fondazione “Asilo dei Creativi” basata sulle tre A: Arte, Agricoltura e Artigianato.
Sulle prime due ha lavorato e continua da sola, mentre il Rotary Club Brescia–Meano delle Terre Basse che raggruppa anche tanti appassionati di auto d’epoca si occupa di promuovere la “A” di Artigianato con una scuola di restauro che è la massima espressione dello stesso.
Identificato il fabbricato, dove troverà posto la scuola un operatore locale si è messo a disposizione per ristrutturarlo. Il concorso di eleganza, dove si valuta come una vettura che è stata recuperata è il naturale sbocco per promuovere la scuola stessa.
Sostenitore dell’idea della scuola di restauro è anche il primo cittadino di Corzano di cui Meano è una frazione, Giovanni Benzoni, che come amministratore lungimirante ritiene la scuola uno strumento per guardare al futuro pluriennale.