Insolita youngtimer, la Honda Beat è un pezzo raro e raffinato da assicurarsi in garage a prezzi popolari
Progettate per il mercato domestico, in virtù di una legislazione che le favorisce nell’utilizzo urbano, le Keicar sono micro vetture giapponesi ridottissime nelle dimensioni (lunghezza massima 3,4 m) e nella cilindrata (max 660cc). Un’idea per limitare ingombri ed emissioni nelle grandi città.
La legge nipponica non prevede però limitazioni al divertimento, e tra gli ingegneri giapponesi nel tempo si sono scatenate autentiche sfide sulla realizzazione della piccolissima più piacevole da guidare. Seppur commercializzata ufficialmente solo in patria, tra le più apprezzate dai collezionisti di tutto il mondo c’è la Honda Beat, minuscola spider prodotta tra il 1991 e il 1996. I posti, neanche a dirlo, sono due secchi, montati in posizione avanzata per far spazio al motore centrale, raffreddato dalle prese d’aria sulle fiancate. Il design, originalissimo, pulito e grintoso quanto basta, è opera di Pininfarina; la capote è ad apertura manuale.
A livello tecnico, la vettura è un piccolo gioiello: il motore, a differenza di altre connazionali di analoga tipologia, è aspirato. Nonostante i soli 656 cc, il minuscolo 3 cilindri in linea eroga comunque la bellezza di 64 cv (quasi 100 cavalli/litro), grazie alla tecnologia MTREC, acronimo di Multi Throttle Responsive Engine Control. Il cambio, cortissimo, è un manuale a 5 rapporti; i freni sono a disco su tutte le ruote che, curiosamente su una vettura tanto piccola, sono di diametro diverso: 13 pollici all’anteriore e 14 al posteriore. Da vera sportiva anche la ripartizione dei pesi, 43% all’anteriore e 57% al posteriore.
Dulcis in fundo gli interni, particolarissimi:il quadro strumenti con 3 indicatori ricorda quello di una moto sportiva, mentre sedili, pannelli e tappeti sono un autentico trionfo del kitch per il vistoso tessuto dal motivo zebrato.
Uscita di produzione nel 1996 senza eredi, la Beat è diventata in breve una piccola auto cult. Per questo, quasi vent’anni dopo, nel 2015 Honda ha lanciato una nuova Keicar sportiva a lei ispirata: la S660, il cui nome richiama le sue primissime piccole spider degli anni sessanta.
Oggi trovare una Beat in Italia è difficilissimo; più facile trovarne un buon esemplare sul mercato Europeo e nel Regno Unito, dove il modello ha avuto una diffusione maggiore dovuta alla predilezione anglosassone per le spider e alla sola guida a destra. Con un po’ di fortuna si riesce a trovare un bell’esemplare non troppo pasticciato o elaborato al di sotto dei diecimila euro.