Recentemente il Museo dâArte Contemporanea âErartaâ di San Pietroburgo ha inaugurato la mostra âConcept Cars: la Grande Bellezzaâ, un chiaro tributo al design automobilistico italiano, per il quale il Museo Erarta ha scelto di esporre sei straordinari esemplari della Collezione ASI Bertone: lâAlfa Romeo Bella, la Lotus Emotion, la Porsche Karisma, la Chevrolet Corvette Ramarro, la Cadillac Villa, la BMW Birusa.
Sei prototipi di epoche differenti â realizzati, infatti, tra il 1984 e il 2005 – che raccontano la storia dell’eccellenza manifatturiera, dell’esplorazione creativa incessante e dell’evoluzione delle concept car firmate Bertone, sempre caratterizzate da stile esclusivo e nuove tecnologie.
âSiamo orgogliosi â ha detto Alberto Scuro, presidente dellâAutomotoclub Storico Italiano – che un museo cosĂŹ importante abbia voluto celebrare il design automobilistico italiano e che lo abbia fatto con la Collezione ASI Bertone. Queste vetture rappresentano il genio e lâinnovazione che lâItalia ha sempre saputo esprimere al meglio. ASI ha acquisito questa importante Collezione nel 2015, per far conoscere al mondo una parte importante della nostra storia motoristica. Ringraziamo il Museo Erarta per aver creduto nel progetto di Enzo Fornaro, sostenuto a sua volta da Alessandro Monti, Console Generale dâItalia a San Pietroburgoâ.
Cogliendo l’opportunitĂ di modellare concept car non destinate unicamente alla produzione di massa, i designer di Bertone hanno potuto reimmaginare audacemente l’architettura del veicolo attingendo alle idee universali di linea e forma perfette.
A completare il percorso espositivo, programmato fino allâ11 aprile 2021, câè unâampia raccolta di disegni e fotografie che permettono di ripercorrere l’impressionante viaggio del design automobilistico italiano nel XX secolo. Nella seconda metĂ del â900, la Carrozzeria Bertone ha ridefinito l’intero settore. Il team di designer dell’azienda ha sviluppato concept car per i marchi piĂš disparati, come Alfa Romeo, Lancia, Cadillac, Chevrolet, Porsche, Lamborghini e BMW, stabilendo le tendenze globali dello stile automobilistico per molti anni a venire. Bertone ha collaborato con grandi del design come Marcello Gandini, Franco Scaglione e Giorgetto Giugiaro, nominato Car Designer of the Century, solo per citarne alcuni.
I MODELLI DELLA COLLEZIONE ASI BERTONE ESPOSTIâ
Chevrolet Corvette Ramarro (1984)
Uno dei grandi obiettivi di Bertone fu di carrozzare un telaio Chevrolet Corvette con alcuni criteri ritenuti rivoluzionari. Ci riuscĂŹ nel 1984 con la Ramarro, vettura sperimentale con il motore âsezionatoâ spostando radiatore e condizionatore al posteriore. Soluzione che permise un design modernissimo.
Lotus Emotion (1991)
Sul telaio tubolare della Lotus Esprit, nel 1991 Bertone realizza la Emotion, dallâaspetto estremo e molto sportivo con linee avvolgenti e tese istallate su un cuneo molto aerodinamico. La vettura è mossa da un 4 cilindri di 2,2 litri da 268 CV, lo stesso della Esprit.
Porsche Karisma (1994)
Una berlina sportiva a quattro posti con motore posteriore che trova ispirazione nella Lamborghini Marzal del 1967 dalla quale riprende le spettacolari porte ad ali di gabbiano. Gli interni presentano unâimpostazione turistica e accogliente, ma solidamente legata alla tradizionale sportivitĂ del marchio tedesco.
Alfa Romeo Bella (1999)
Proseguendo nella lunga tradizione Bertone nella realizzazione di coupĂŠ su base Alfa Romeo, ad iniziare dalla iconica Giulietta degli anni â50, la Bella è caratterizzata dallâampia vetratura anteriore panoramica e dal frontale aggressivo; la coda è sfuggente e dĂ un senso di spiccata dinamicitĂ .
Bertone Birusa (2003)
Lâultima vettura nominata con un detto piemontese, âBirusaâ (che vuol dire audace, ardimentosa), è proposta nel 2003 per omaggiare la figura di Eva Marzone, nota negli ambienti sportivi con il nomignolo di âBirusaâ, motociclistica torinese degli anni Trenta. Il telaio derivava dalla BMW Z8.
Cadillac Villa (2005)
Bertone torna in America con un prototipo sulla base della berlina di lusso SRX. Reinterpreta i concetti di monovolume prestigiosa dando al vetro e alla trasparenza ruoli da protagonisti. Il resto della linea è ben dissimulato dal tetto che va dai proiettori anteriori a quelli posteriori senza soluzione di continuitĂ
Fonte : Comunicato Stampa ASI Automotoclub Storico Italiano