New Sportcar eXperimental: contratto è NSX, la sigla con cui, 30 anni fa, Honda battezza la sua supercar a motore centrale.
Un’auto capace di far invecchiare di colpo tutta la concorrenza di fine anni ottanta che, diciamolo, proprio freschissima non è: Ferrari 348, Porsche 964 e Lotus Esprit all’epoca derivano tutte da progetti di almeno 15 anni prima.
La NSX invece è la trasposizione su una vettura stradale della tecnologia sviluppata dalla casa giapponese in Formula 1. Tecnologia non applicata tanto alla ricerca della prestazione pura – la NSX è mossa da un V6 da 3 litri e 274 cavalli – quanto alla creazione di una “daily supercar”.
Ovvero una sportiva usabile tutti i giorni, sia per la facilità d’uso che per l’affidabilità. Ma capace comunque di performance “importanti”: da 0 a 100 in poco più di 5 secondi e 270 all’ora di velocità massima.
Il tutto grazie ad un sofisticato propulsore a fasatura variabile con bielle in titanio, pistoni forgiati e la zona rossa del contagiri a quota 8000.
In un periodo in cui il design automobilistico nipponico tocca forse le sue vette più alte, la NSX stupisce per la linea mozzafiato, che abbina stilemi classici e un’altezza massima di appena 1,17 metri ad abitabilità e visibilità insospettabili.
Ma dove straccia tutta la concorrenza è alla voce handling, con un telaio perfezionato nientemeno che da Ayrton Senna, all’epoca pilota immagine di Honda.
Col prezioso apporto del brasiliano la NSX stabilisce all’epoca un nuovo riferimento per precisione e sensibilità, al punto da diventare il modello a cui si ispira Gordon Murray per mettere a punto le doti di guidabilità della favolosa McLaren F1. E al punto che lo stesso Murray ne acquista una per sé.
La NSX nasce come auto sportiva di classe: un equilibrato compromesso fra sportività e usabilità quotidiana. Qualcosa di prevedibilmente insufficiente per i palati più esigenti, quelli che cercano la prestazione estrema.
Per questo la berlinetta giapponese è oggetto di un’evoluzione continua e base per diverse versioni speciali, come la più performante NSX Type R e la NSX Zanardi Edition, prodotta nel 1999 in soli 51 esemplari per gli Stati Uniti per celebrare i due campionati vinti da Alex Zanardi in formula CART nel biennio precedente.
Una vettura iconica, tuttora ammirata, legata ai nomi di due dei piloti automobilistici più amati di sempre.