Le vetture della Scuderia del Portello, l’Alfa Romeo 1900 del 1954 condotta da Clay Regazzoni alla Carrera Panamericana 2002 e l’Alfa Romeo 147 guidata da Mattia Ziletti (classe 1993) all’esordio nel Campionato Coppa Italia Turismo 2020 del Gruppo Peroni Race, preparate con il sistema di guida per disabili, faranno da testimonial per un messaggio a sostegno della mobilità senza barriere nel mondo del motorsport e dell’heritage automobilistico.
Due auto che vantano una storia sportiva di grande rilevanza, testimoniano come la passione per i motori e la grande forza di volontà possano abbattere qualsiasi barriera.
l’Alfa Romeo 1900 della Scuderia del Portello che aveva già partecipato alla Carrera Panamericana in Messico nel 1954, nel 1990 e nel 1991, fu l’oggetto dei desideri di Clay Regazzoni – ex pilota di F1 diventato paraplegico in seguito a un incidente sul circuito di Long Beach nel 1980 – che volle a tutti costi fosse preparata per poterla guidare nell’edizione 2002 aprendo così le porte del motorismo storico alle persone disabili, dimostrando così che il motorismo può essere vissuto anche da persone con handicap.
Durante la gara, purtroppo, il veicolo uscì di strada nelle ultime prove speciali e si danneggiò sensibilmente, ma ora, grazie alla Scuderia del Portello e al suo staff è stata restaurata e nuovamente preparata con il medesimo sistema di guida Guidosimplex approntato per Clay Regazzoni e debutterà alla 1000 Miglia 2020 come guest car.
Con questa operazione, la Scuderia del Portello, vuole sottolineare come sia importante garantire e sviluppare una mobilità senza barriere al servizio di tutti e incentivare eventi che supportino le ONLUS dedicate al sostegno e alla ricerca per la disabilità, spesso causata da incidenti sulla strada, che implica anche particolare attenzione al tema della sicurezza stradale.
“La Scuderia del Portello rappresenta dal 1982 il marchio sportivo Alfa Romeo portando negli eventi più prestigiosi del mondo un vero e proprio Museo Dinamico delle Alfa Romeo storiche da competizione. Per trovare i supporti necessari al restauro e alla conservazione di questa vettura unica al mondo, nonché i contributi per le ONLUS che aderiranno al progetto, proponiamo ai partner e agli sponsor di “adottare” la vettura durante gli eventi per coinvolgerli in questa iniziativa che mette in luce un tema importante e sempre attuale come quello della mobilità senza barriere – dichiara il Team Manager e Responsabile Eventi Andrea Cajani – è una forma di sponsorizzazione che non implica il semplice posizionamento di un brand ma che contribuisce a un’azione di charity nell’affascinante cornice del mondo dell’automobilismo storico. Ringraziamo 1000 Miglia srl che è stata la prima azienda a credere nel progetto, oltre ad altri brand prestigiosi del Made in Italy come il Gruppo Camozzi (storico sponsor di Clay Regazzoni)”.
Il progetto non si limita solo all’ambito dell’automobilismo storico, ma si estende anche al motorismo di oggi e coinvolge anche giovani piloti che come ad esempio il ventisettenne bresciano Mattia Ziletti, appassionato fin da bambino dell’Alfa Romeo e delle corse, diventato tetraplegico giovanissimo a causa di una patologia,
Il Driver ha recentemente coronato il suo sogno esordendo nella prima gara del Campionato Coppa Italia Turismo 2020 sul circuito di Imola lo scorso week end alla guida di un’Alfa Romeo 147 con i colori del Portello, classificandosi terzo di classe.
Mattia con coraggio e costanza ha intrapreso un lungo e complesso percorso di preparazione fisica che gli ha permesso di ottenere la licenza di gara CSAI.
Sempre supportato dal calore e dall’affetto della famiglia, ha allestito la sua amata Alfa Romeo 147, elaborata da Mirco Righi, storico preparatore della Scuderia del Portello, con un sistema di guida ad hoc brevettato sempre da Guidosimplex e inoltre ha creato la sua squadra, l’MZ93 Racing Team, con il proprio logo e le livree disegnati con il generoso contributo di Aldo Drudi, noto designer che ha realizzando grafiche per campioni come Valentino Rossi, Max Biaggi, Kevin Schwantz, Mick Doohan e molti altri.
“Gli ostacoli, le salite e le curve della vita mi hanno insegnato ad affrontare ogni sfida con coraggio, determinazione e tenacia – racconta Mattia Ziletti. Attraverso anni di studio e sacrifici sono riuscito a conseguire la licenza sportiva CSAI e ora sono pronto ad affrontare quei medesimi ostacoli in pista per gareggiare con piloti normodotati come quelli che a Imola si sono mostrati molto solidali con me. Porto a casa la mia prima coppa che voglio dedicare alle persone che mi sono vicine: la famiglia, gli amici, il team e gli sponsor. E’ dalle difficoltà vinte che nascono la gioia e la consapevolezza di aver fatto qualcosa in più degli altri in un percorso di vita unico come il mio. Un ringraziamento particolare va a Claudio Tomei, direttore della Scuola di Pilotaggio intitolata a Clay Regazzoni della federazione FISAPS: è stato il primo a credere in me quando sembrava impossibile potessi ottenere la licenza CSAI, impegnandosi in prima persona per testare in pista le mie reali capacità indipendentemente dalla mia complicata situazione fisica. Ora mi preparo alla prossima gara per cercare di migliorare sempre di più i miei risultati sportivi con la mia Alfa Romeo, orgoglioso di schierarla con i colori della Scuderia del Portello che rappresenta la storia del Biscione in pista”.
SCUDERIA DEL PORTELLO E 110 ANNI DI ALFA ROMEO
La passione del Presidente Marco Cajani ha permesso ai possessori di vetture storiche Alfa Romeo in tutto il mondo di presentarsi a passerelle internazionali di alto prestigio e a competizioni leggendarie con una struttura ben qualificata e organizzata.
Il Presidente ha infatti sottolineato: “Dopo quasi quarant’anni dalla nascita della Scuderia del Portello e migliaia di chilometri percorsi nelle competizioni di tutto il mondo, stiamo scrivendo ancora pagine importanti della storia del marchio sportivo Alfa Romeo. Raggiunto il traguardo dei 110 anni e nonostante la stagione degli eventi compromessa dalla pandemia del Coronavirus, i nostri soci piloti stanno celebrando al meglio questo giubileo importante, con progetti coraggiosi come quelli sopra raccontati; ritengo opportuno evidenziare in particolare che la prima Giulia Quadrifoglio moderna esistente al mondo preparata per le corse sarà in griglia di partenza con i nostri colori alla 24 Ore del Nürburgring 2020. Purtroppo le iniziative sono tutte a carico dei sacrifici individuali dei nostri piloti, come il giovane Mattia che ammiro per il coraggio dimostrato: dà continuità al lascito di Clay Regazzoni attraverso il motorsport come testimonial eccezionale per le nuove generazioni, oltre a mettere in luce il marchio Alfa Romeo con la sua grande passione. Per poter continuare a raccontare storie come queste è tuttavia necessaria anche per il futuro una partecipazione a questi progetti da parte del brand Alfa Romeo, una partnership che oggi per la crisi economica è stata accantonata”.
Racconteremo questa e tante altre storie della Scuderia del Portello, nelle prossime settimane, nella nostra trasmissione Gentleman Driver tv.