Quella del 1980 è la trentottesima edizione del Gran Premio di Monaco, sesta prova della stagione. Si corre domenica 18 maggio sul Circuito di Monte Carlo, esattamente 40 anni fa.
Nelle prime prove non ufficiali del giovedì mattina il più veloce è Didier Pironi che, al volante della sua Ligier-Ford Cosworth, segna il nuovo record ufficioso del tracciato, con 1’26″16. I tempi rallentano decisamente durante le prove ufficiali, bagnate per la maggior parte del tempo. La pole è ancora di Pironi, seguito da Carlos Reutemann e Alan Jones, entrambi su Williams-Ford Cosworth. Dietro di loro ci sono Piquet, Laffite e Villeneuve.
Ma la gara prende subito una piega inaspettata. Alla partenza Derek Daly, partito dodicesimo sulla sua Tyrrell, alla curva di Sainte Devote innesca uno spettacolare incidente, tamponando ad alta velocità Bruno Giacomelli. La sua monoposto s’invola e, ricadendo, sperona la McLaren di Alain Prost e l’altra Tyrrell di Jean-Pierre Jarier, la quale, a sua volta, impatta sulla monoposto di Nelson Piquet.
Tranne il brasiliano, tutti gli altri piloti coinvolti sono obbligati al ritiro a pochi metri dal Via. Un incidente spettacolare come non siamo più abituati a vederne, di cui trovate facilmente i filmati su youtube.
Le prime posizioni non vengono condizionate dall’incidente, avvenuto a metà griglia. La gara resta guidata da Pironi davanti a Jones, Reutemann, Laffite, Depailler e Piquet. E rimane pressoché invariata per 25 giri, quando Alan Jones rompe la trasmissione ed è costretto a dare forfait. Tutti gli altri, rimasti alle spalle dell’incidente, accusano invece pesanti ritardi, rimanendo di fatto esclusi dalla lotta per il podio.
Didier Pironi, in testa per oltre metà gara, al 55º giro picchia il guardrail a causa di una cambiata sbagliata mentre affronta la curva del Casinò. L’incidente gli costa la rottura di una sospensione e l’inevitabile ritiro. La testa della gara passa così a Reutemann, che va a festeggiare la prima vittoria dell’anno e il suo decimo gran premio vinto, davanti a Laffite e Piquet. Delle vetture partite, solo otto tagliano il traguardo. Altri tempi.