Oggi festeggia 80 anni un autentico mito delle corse italiane e mondiali. Il 27 marzo 1940 nasceva infatti a Cavarzere, piccolo comune del Veneto, Sandro Munari.
Dopo le immancabili imprese giovanili, Munari debutta “tra i grandi” nel 1964, navigando quello che all’epoca è il miglior rallysta italiano, Arnaldo Cavallari. Insieme, a bordo di una Alfa Romeo Giulia TI Super della scuderia Jolly Club, i due vincono il Rally di Sardegna e di San Martino di Castrozza. Così nel campionato dell’anno seguente Sandro passa al volante, e nel 1967 e 1969 conquista il titolo nazionale su Lancia, mentre nel 1973 è campione europeo.
Nel mentre il poliedrico pilota veneto si mette alla prova anche in circuito: nel 1972 si divide una Ferrari 312 PB con un altro grande dell’epoca, Arturo Merzario, vincendo la Targa Florio e portando a casa il quarto posto alla 1000 km di Zeltweg.
Ma, nella pur variegata storia sportiva di Munari, ci sono alcuni elementi che diventano degli autentici capisaldi.
Tra gli uomini, il suo navigatore “prediletto”Mario Mannucci, che lo accompagnerà in diverse avventure di successo e su diverse auto, per anni. Quando al via si leggeva sui parafanghi “Munari-Mannucci”, per la concorrenza c’era poco da stare allegri.
Tra le auto, il legame indissolubile col marchio Lancia, Fulvia e Stratos in particolare. Agli albori Sandro corre anche con Flavia, ma è su Fulvia che compie le imprese più memorabili, ed è su Stratos che conquista il titolo mondiale nel 1977, guadagnandosi l’appellativo di Drago di Cavarzere.
Tra le corse, il Rally di Monte Carlo: dall’impresa storica del 1972, in cui Sandro e Mario su Fulvia vinsero in barba alla concorrenza più agguerrita, alle tre vittorie consecutive del 1975, ’76 e ’77.
Ritirata la Stratos dalle corse, Munari corre ancora su Fiat 131 Abarth; dopo il suo ritiro dai rally, fino al 1984 partecipa a competizioni di altro genere come il Rally Dakar o il Rally dei Faraoni, dopodiché prosegue come organizzatore e istruttore nei corsi di guida sicura. La sua vita da pilota, che a fatica abbiamo provato a sintetizzare, è raccontata in “Sandro Munari – Una vita di traverso”, scritto dal Drago in collaborazione con Sergio Remondino.
Auguri, Sandro!
Le foto che seguono sono tratte dall’archivio fotografico di Ariella Mannucci, che ringraziamo.