Settimana intensa quella appena trascorsa per l’ASI, con la presenza immancabile ad Automotoretrò, che ha aperto il 2020 con un programma fitto di eventi ed appuntamenti. Ecco di cosa si sta parlando in questi ultimi giorni.
IL CONCORSO CITTÀ DI TORINO
Giovedì 30 gennaio alle 16.00 si è svolta la conferenza stampa di presentazione in anteprima del “Concorso d’Eleganza Città Torino 2020”, alla presenza del presidente Alberto Scuro, di Paolo Pininfarina, presidente dell’omonima azienda che quest’anno celebra 90 anni e che sarà “ospite d’onore” dell’evento, e di Chiara Appendino, Sindaco di Torino. La conferenza si è svolta al LingottoFiere, nell’ambito del salone Automotoretrò, presso lo stand al centro del padiglione 2 in cui l’ASI ha accolto amici, soci e simpatizzanti per tutto il weekend.
Il “Concorso d’Eleganza Città di Torino” è in programma sabato 30 maggio nella prestigiosa cornice di Piazza San Carlo. Questa nuova edizione del concorso più antico d’Italia, organizzato per la prima volta nel 1923, sarà uno speciale tributo ai 90 anni Pininfarina e vedrà la partecipazione di collezionisti provenienti da tutto il mondo per esporre le 90 auto più rappresentative del celebre atelier torinese, dalle origini ad oggi. Nei 90 anni di storia durante i quali si è fatta autentica portabandiera del design italiano, l’azienda ha sfornato un numero incredibile di capolavori, tra cui, per citarne una sola, la prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d’arte moderna, la Cisitalia 202 Coupé del 1947, esposta al MoMA di New York come esempio di “scultura in movimento”. Il programma del concorso prevede la concentrazione delle vetture in Piazza San Carlo nel pomeriggio di sabato 30 maggio. Qui rimarranno esposte, suddivise per epoca, e saranno valutate da tre diverse giurie. Una sarà composta da sole donne e presieduta da Lorenza Pininfarina, nipote del fondatore; poi ci sarà quella degli esperti dell’Automotoclub Storico Italiano; infine, le 90 icone automobilistiche saranno valutate anche dal pubblico.
“Siamo felici e orgogliosi di collaborare con Pininfarina all’organizzazione di un evento così importante – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente ASI – e siamo altrettanto soddisfatti perché Torino sarà coinvolta nei festeggiamenti di un marchio conosciuto in tutto il mondo, un nome che rappresenta l’eccellenza italiana in nel design, nella creatività e nell’innovazione. Inoltre, con i suoi 90 anni di attività, Pininfarina rappresenta anche la storia e la tradizione: temi fondamentali sui quali, dal 1966, l’Automotoclub Storico Italiano si impegna con passione e competenza, con l’obiettivo di tutelare e promuovere un immenso patrimonio storico e culturale. Il Concorso di Torino 2020 sarà solo il primo di un nuovo corso, poiché ASI, grazie al supporto e all’entusiasmo dimostrati dall’Amministrazione locale, lo ripeterà negli anni a venire portando avanti una manifestazione inventata proprio a Torino quasi un secolo fa”.
“Il più importante raduno di auto Pininfarina di sempre non poteva che avvenire in Piazza San Carlo – ha commentato Paolo Pininfarina – il salotto della Città in cui l’Azienda è nata 90 anni fa, nel maggio del 1930. Ringrazio la Città di Torino per aver condiviso il nostro desiderio di organizzare questo evento straordinario e l’ASI per il prezioso supporto che ci darà. Un pensiero particolare va a chi mi ha preceduto nel ruolo di presidente contribuendo a scrivere questa storia fatta di 90 anni di innovazione: il fondatore Pinin Farina, mio padre Sergio e mio fratello Andrea. Infine, un ringraziamento ai nostri dipendenti di ieri e di oggi che con il loro lavoro e la loro passione hanno reso possibile la realizzazione di 90 capolavori industriali”.
IL PALINSESTO TORINESE
Ad Automotoretrò Torino, ASI ha colto quindi l’occasione per celebrare i 90 anni di Pininfarina esponendo proprio una Cisitalia 202 Coupé del 1947, ma non solo: si è parlato anche della lunga tradizione Yamaha nelle competizioni motociclistiche, attorno alla Yamaha-Bimota 350 GP usata da Giuseppe Consalvi nel mondiale 1978 e alla Yamaha XTZ 750 Super Ténére che partecipò al Rally Dakar 1992, entrambe esposte presso lo stand allestito al salone torinese. ASI e il marchio giapponese hanno confermato la partnership per la 19^ edizione di ASI MotoShow, tradizionale rassegna dedicata alla storia della moto in programma dall’8 al 10 maggio all’Autodromo di Varano de’ Melegari (Parma). A contorno, una nutrita serie di incontri e conferenze, tra cui “Torino Automotive Heritage: il manifesto di una nuova iniziativa”, “I motori tra passato e futuro: passione e mobilità possono convivere grazie all’uso corretto e consapevole dei veicoli storici certificati”, “I veicoli storici come beni culturali”, “Motorismo storico: tutele, non privilegi; libertà di circolazione e sgravi fiscali servono a salvaguardare un patrimonio che appartiene a tutta la comunità”,
“Torino città dei carrozzieri e dello stile” (domenica 2 febbraio, ore 11.00). Un programma fortemente incentrato sul valore culturale del veicolo storico, argomento che verrà trattato e approfondito nel corso del 2020 in specifici convegni organizzati in tutta Italia. Un tema complesso e articolato, frutto di studi e ricerche che hanno impegnato per diversi anni la Commissione Culturale dell’ASI. Persino l’UNESCO identifica un bene culturale quale “frutto di un atto creativo ed opera dell’ingegno umano”, ovvero “un capolavoro del genio creativo umano” che abbia avuto “un peso nella storia dell’uomo”. E poche invenzioni hanno contribuito in maniera determinante alla mobilità e ai trasporti, al lavoro e al benessere economico, all’emancipazione sociale e alla storia militare, nello sport, nella costruzione di infrastrutture e nelle arti figurative come i veicoli a motore. Il concetto di oggetto d’arte è completamente diverso e molto più restrittivo rispetto a quello di bene culturale, non solo come valutazione, ma anche come approccio, per questo oggi è accettata anche l’idea che possa essere opera d’arte anche un oggetto prodotto in serie, che è connotazione propria di tutte le opere di industrial design, come i veicoli.
Tornando al programma fieristico infine, sabato 1° febbraio è stato presentato in anteprima il nuovo volume “Alfa Romeo GTA” con gli autori Vladimir Pajevic e Gian Luigi Picchi, ex pilota ufficiale Alfa, al cui lancio è seguito un incontro di quelli da non perdere, con Cesare Fiorio e Sergio Limone che hanno parlato di Lancia Rally 037 di fronte ad un nuovo quadro realizzato dall’artista Massimo Beretta.
BERTONE A RETROMOBILE PARIS
Chiuso Automotoretrò, ASI si trasferirà al salone internazionale Retromobile di Parigi (dal 5 al 9 febbraio nel polo espositivo di Porte de Versailles), dove allestirà una speciale mostra tematica al marchio Bertone, di cui nel 2015 ha acquisito l’intera collezione. A Retromobile, sul principale palcoscenico mondiale del motorismo storico, saranno esposti 10 straordinari prototipi Bertone realizzati tra il 1969 e il 2001: l’Autobianchi Runabout (1969), la Suzuki Go (1972), la Citroën Camargue (1972), la Ferrari Rainbow (1976), la Volvo Tundra (1979), la Chevrolet Ramarro (1984), la Citroën Zabrus (1986), la Lamborghini Genesis (1988), la BMW Pickster (1998) e la Opel Filo (2001).
Queste vetture – il cui valore complessivo sfiora i 2 milioni di euro – hanno ottenuto uno speciale nulla osta da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ne ha consentito l’uscita temporanea dai confini italiani vista l’importanza dell’evento e la sua rilevanza a livello mondiale, di cui ASI è oggi degno responsabile.
Michele Di Mauro