l’11 ottobre, presso la prestigiosa cornice della Chiesa San Carlo di Modena, verrà inaugurata la mostra intitolata “ModenArt: gli scultori del movimento”, allestita dallo storico dell’arte Philippe Daverio e realizzata con il contributo dell’ASI.
Questa mostra sarà un viaggio meraviglioso alla scoperta di veri geni, protagonisti di una terra e di un’epoca che celebrava la bellezza e la creatività al punto di fare di una carrozzeria una vera e propria opera d’arte.
Inoltre offrirà la possibilità di scoprire le opere realizzate e firmate personalmente dagli “artisti carrozzieri” tra le quali si potranno ammirare le carrozzerie in alluminio, i manichini e i tipici “filoni”, termine gergale che si riferisce alle strutture in tondino di ferro sulle quali vengono sagomati e posati i fogli di lamiera.
Oggetti che rappresenteranno otto superstar “made in Modena”, come il prototipo della Ferrari GTO del 1961, le GTO 1962 e 1964, la 500 Mondial, la 250 GT Nembo Spider, la Maserati 151/3 e la Cobra Daytona.
La storia dei maestri carrozzieri modenesi è una delle più affascinanti del motorismo italiano, e forse anche una delle meno conosciute. Ma chi erano e cosa creavano? Erano degli artigiani che, grazie al loro ingegno e alla loro passione per il proprio lavoro, hanno creato capolavori ormai entrati nei libri di storia dell’automobilismo italiano; basti pensare che le cinque auto più quotate al mondo sono tutte opera loro.
Sfruttando al massimo la loro abilità nel modellare le carrozzerie completamente a mano, utilizzando come attrezzatura solo una serie di martelli, un pezzo di tronco d’albero, un sacco di sabbia, un paio di cesoie e un piano di lavoro in ferro, sono riusciti ad elevare la carrozzeria allo stato di arte, in particolare negli anni ’50 e ’60.
Purtroppo, con lo sviluppo industriale e l’avvento dei materiali compositi negli anni ‘70, questo mestiere è andato verso il declino, decretando la scomparsa della maggior parte dei carrozzieri modenesi. A Modena, purtroppo non esiste alcun luogo e archivio dedicato alla memoria di questa pagina eroica di automobilismo.
Fortunatamente le loro opere non sono andate perdute ma sono andate a d arricchire le più prestigiose collezioni private, di tutto il mondo.
Grazie all’impegno di Giancarlo Guerra, Afro Gibellini e Oriello Leonardi creatori e padri delle varie Ferrari GTO, California o Testarossa che sono nate dalle loro mani all’interno della Carrozzeria Scaglietti, è nato il progetto ModenArt.
Da due anni, i tre Maestri, dedicano la loro esperienza, le loro competenze e la loro passione alla realizzazione di una collezione unica al mondo. Essa riunirà le loro opere originali, identiche a quelle da loro stessi realizzate in passato. Tutti i modelli sono stati elaborati con le stesse attrezzature, le stesse tecniche e soprattutto le stesse mani che li avevano modellati allora.
ModenArt vuole salvaguardare questo glorioso patrimonio e anche far conoscere ai più giovani, un pezzo di storia automobilistica del nostro paese e che fa parte del patrimonio italiano.
All’inaugurazione della mostra saranno presenti le telecamere di ASI World, programma televisivo ufficiale dell’Automotoclub Storico Italiano, che va in onda su Digitale Terrestre canale 60 Sportitaliatv