Si è conclusa a Reggio Emilia la 9° edizione di Terre di Canossa, manifestazione internazionale organizzata dalla Scuderia Tricolore, che anche quest’anno ha visto partecipare un grande numero di equipaggi provenienti da tutto il mondo.
E, proprio i campioni argentini, a bordo di una splendida Bugatti Type 40, sono riusciti ad imporsi sul resto dei concorrenti prova dopo prova, giorno dopo giorno, conquistando il gradino più alto del podio. Del resto il duo Tonconogy-Ruffini non è nuovo a queste imprese; per chi è appassionato di “tubi” conosce bene le potenzialità di questi “professionisti della regolarità” che hanno vinto anche diverse edizioni della 1000 Miglia.
Al secondo posto i campioni del Team Villa Trasqua Andrea Vesco e Andrea Guerini, con la loro fidata BMW 328, hanno lottato fino all’ultimo pressostato, ottenendo il miglior risultato cronometrico, ma risultati secondi, per via del coefficiente. Terzo posto per il Campione della CIREAS 2018 Mario Passanante, navigato dalla moglie Annamaria Pisciotta, a bordo di una Fiat 1100.
Sfortunato Alberto Aliverti che per un guasto meccanico alla sua Fiat 508 C, ha dovuto ritirarsi, quando si trovava al terzo posto della classifica, a pochi tubi dalla fine.
Tra le scuderie trionfa la Brescia Corse.
Terre di Canossa 2019 è stata anche la gara di esordio del neonato Team Lavor, che ha schierato ben 3 equipaggi. Grande soddisfazione per il Presidente Paolo Bucchi, nonché CEO di Lavor Wash, azienda main sponsor della manifestazione, che ha sottolineato l’importanza del progetto sportivo che vedrà presente il Team in varie manifestazioni di regolarità nel corso del 2019.
“Il Terre di Canossa si è ormai stabilmente affermato come un evento di riferimento tra le grandi gare di regolarità nel mondo e come un punto di ritrovo per gli appassionati del settore – afferma Luigi Orlandini, presidente della Scuderia Tricolore e visionario fondatore di Canossa Events – E’ un piacere sentire i partecipanti dire: “Ci rivediamo a Canossa!”. Un successo dovuto soprattutto all’entusiasmo sincero dei partecipanti e alla passione dell’affiatato team che ogni anno, per 12 mesi, lavora sodo per costruire un evento sempre più bello”
Terre di Canossa 2019 va in archivio con 103 gli equipaggi al via, di cui l’80% stranieri. 15 le nazioni rappresentate, 28 le case automobilistiche e 29 le scuderie. Come di consueto, anche quest’anno è stata un’edizione ‘rosa’, con il 40% di partecipanti donne, e ‘verde’, perché attenta all’ambiente. Un’edizione resa unica e memorabile dalla sportività, dai sorrisi e dall’entusiasmo di tutti i partecipanti.
Il patron Luigi Orlandini, al termine delle premiazioni, ha dato appuntamento a tutti al prossimo anno per festeggiare insieme la 10 edizione.
Noi di Adrenaline24h abbiamo partecipato sia come equipaggio, conquistando un ottimo settimo posto,che con le telecamere al seguito del Team Lavor per documentare tutte le fasi della loro gara, che verranno trasmesse prossimamente in tv su Gentleman Driver.
Percorso
Terre di Canossa è una combinazione vincente di auto meravigliose e di gentlemen drivers che arrivano da tutto il mondo per questa opportunità unica di vivere l’Italia in un modo speciale.
Confermate per questa nona edizione alcune delle proposte più gradite degli anni passati: la partenza da Salsomaggiore Terme, splendida città liberty, il passaggio nel cuore di Pisa e di Lucca, il Trofeo Forte dei Marmi e il Trofeo Tricolore, la “Pre-War Cup” dedicata alle auto anteguerra e l’imperdibile beach party al tramonto a Forte dei Marmi, perla della Versilia.
Molte anche le novità come la cena del venerdì nella maestosa cornice del Palazzo Ducale a Massa, con la sua suggestiva grotta dedicata a Nettuno, il pranzo del venerdì nella raffinata location offerta dalla Villa del Ferlaro e il passaggio nel centro di Carrara. Grande spazio è stato dato quest’anno agli impegnativi tratti montani con un nuovo percorso tra le tortuose e boscose strade della Garfagnana, tra le bianche cave di marmo delle Apuane, sullo spettacolare Passo del Vestito e su passo del Cerreto dove è comparsa anche la neve che ha reso il paesaggio più natalizio che pasquale
La gara si è chiusa come sempre a Reggio Emilia, ma per la prima volta il Trofeo Tricolore si è disputato nel cuore della città, culla della bandiera italiana.