Conosciuto da pochissimi appassionati, il marchio Avions Voisin attraversò il periodo tra le due guerre con una ventata di innovazione: dal faro per la retromarcia alle superfici aerodinamiche in alluminio.
Design aerodinamico, pesi ridotti, largo impiego di alluminio e la ricerca della funzionalità essenziale rappresentano, tuttora, elementi fondanti dell’innovazione nel mondo dei motori.
Non era così cento anni fa quando un piccolo numero di visionari iniziò ad applicare i segreti dell’aeronautica per costruire auto rivoluzionarie. Gabriel Voisin, pioniere dell’aviazione francese, fu uno di questi. Produttore di aeroplani, sfruttò le grandi conquiste tecniche sviluppate durante la Prima Guerra Mondiale per dar vita a modelli assolutamente originari come questo, che sarà esposto dal Museo Nicolis di Verona, una delle più prestigiosi istituzione Heritage a livello europeo.
Sul cofano della vettura spicca l’emblema della Casa: una colomba stilizzata che ricorda nelle forme la dea egizia Iside. La C1 del Museo Nicolis è equipaggiata con un motore avalve con distribuzione a “fodero” tipo Knight, mentre la carrozzeria, opera di Alfred Belvalette, presenta i caratteristici finestrini “a vetrina” che si ripiegano fino a scomparire nella portiera.
Tra le diverse innovazioni che si ricollegano a Gabriel Voisin figurano, infatti, le ampie superfici vetrate oltre al faro della retromarcia e all’adozione del cambio elettromagnetico Cotal