Siamo ormai a 10 giorni dalla partenza della Coppa d’Oro delle Dolomiti 2016.
Ci aspettano più di 500 chilometri di percorso, che attraverserà tre regioni e per la prima volta si farà tappa in Austria nella vicina Lienz.
Sarà una grande edizione, con equipaggi provenienti da 12 paesi, che daranno lustro ad una rievocazione che rimarrà sicuramente nella storia.
Ma continuiamo il nostro racconto, siamo nel 1955:
Anno 1955
La penultima è un’edizione molto combattuta e ricca di colpi di scena, nella quale solo la metà dei partenti porta a termine la gara. Nei primi anni di una carriera internazionale di rilievo, il tedesco Olivier Gendebien, futuro ferrarista, vince la Coppa con la sua Mercedes-Benz 300 SL (detta ‘ali di gabbiano’ per l’apertura verso l’alto delle due portiere). Vince in 3 ore, 22’1″ alla media di 89,77 km/h davanti, per venti secondi, a un frastornato Eugenio Castellotti – ingannato da un’errata segnalazione di vantaggio dei suoi meccanici – su Ferrari 500 Mondial. Terzo è un appassionato della corsa, Giulio Cabianca su Osca Mt 1500 che si aggiudica la seconda Coppa d’Oro delle Dolomiti avendo fatto registrare il miglior tempo nel triennio ’53-’55. Quarto è Elio Zagato, carrozziere di futura fama internazionale che firma numerose auto nella storia della Coppa, su Fiat Zagato 8V.
Anno 1956
All’ultima edizione della Coppa d’Oro si afferma finalmente l’Osca, la Casa sportiva dei fratelli Maserati che ha scritto grandi pagine di sfide nella storia di questa corsa. Primo al traguardo è il principale protagonista di questo decennio, Giulio Cabianca, che vince su Osca Mt 4 1500 superando anche il record di velocità media oraria stabilito da Paolo Marzotto nel ’53 e infrangendo il muro dei 100 km/h. Il tempo è 3 ore 1’31” e la media è di 100, 417 kmh. Secondo è Olivier Gendebien, vincitore dell’anno precedente, passato di squadra e qui alla guida di una Ferrari 290 MM. Terza è l’auto gemella della prima classificata guidata da Umberto Maglioli. Quarto è Francesco Giardini con la Maserati A6 GCS. La velocità è aumentata di molto, basti pensare che anche il quinto arrivato, Camillo Luglio su Ferrari 250 GT, fa registrare un tempo con il quale avrebbe potuto vincere tutte le precedenti nove edizioni della Coppa.
Grazie a Meet Comunicazione.
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