Dopo la marcia su Roma del ‘22, il delitto Matteotti nel ’24 e il ritiro degli oppositori sull’Aventino, per Benito Mussolini la strada è spianata verso la dittatura.
Dal 1925 iniziano anche gli anni del consenso, gli anni in cui gli italiani si sentono una grande potenza, gli anni in cui la nazione è nel pieno sviluppo, in cui la voglia di fare, di mettersi in mostra, diventa uno stile di vita. Mussolini, da grande trascinatore, è sempre attento all’immagine ed alla comunicazione; un capo carismatico a cui il paese diventa giorno dopo giorno sempre più devoto e spassionatamente fascista.
E’ un futurista Mussolini, crede e vede nel progresso la possibilità di creare una nazione moderna. In questo contesto anche l’automobile e lo sport dell’automobile in particolare, prende il volo uscendo dall’era pionieristica. Con la Coppa delle Mille Miglia, l’Italia scopre il motore ed ogni città, grande o piccola che sia, cerca di organizzare un proprio evento motoristico, facilitata dalla disponibilità di piccoli o grandi gerarchi, podestà o capi partito che cercano di mettersi in mostra verso il Duce del Fascismo. “Senigallia è una signorile stazione balneare e climatica della Riviera Adriatica con una spiaggia ampia e meravigliosa, coperta da uno strato di arena finissima particolarmente indicata per i bambini con un clima estivo dolcissimo ed una insolazione adatta per la balneoterapia marina” così cita la pubblicità dell’epoca. L’eco delle grandi manifestazioni motoristiche che corre lungo la penisola a Senigallia viene inteso come la possibilità di creare un evento che attiri i vacanzieri. 15 agosto 1928 viene messo a calendario il “1° Circuito di Senigallia”.

Il tracciato, lungo 9 km. e 300 metri, si snoda lungo le vie cittadine ed è tutto in terra battuta. Pochi giorni prima vengono bitumate le curve più impegnative per eliminane la polvere. Villa Torlonia è il punto vitale dell’organizzazione contro le cui mura vene allestita una grande tribuna per il pubblico. Altre tribune vengono erette alla curva Pongetti e in viale Rossini. Sono una trentina gli iscritti ma solo in quattordici prendono il via. Nella classe oltre 2000cmc. è subito Luigi Scarfiotti con la Lancia Lambda a prendere il comando ma è costretto al ritiro per la rottura dell’acceleratore al secondo giro. Ferma anche l’altra Lambda di Bernetti uscita di strada e in ritardo la Bugatti di Berretta, è la Chrysler di Gioacchino Leonardi che vince la categoria. Nella classe fino a 2000cmc. la lotta è più accesa ma la classe di Luigi Arcangeli su Bugatti lo vede vittorioso davanti a Masi anche lui su Bugatti ed a un terzetto di Alfa Romeo.
Nella categoria fino a 1100cmc. è Luigi Fagioli con la Salmson a dominare la corsa davanti all’osimano Piero Bucci su Fiat 509. La seconda edizione va in scena il 24 agosto del 1930 su di un circuito migliorato e completamente bitumato. Resta sempre la formula delle tre corse distinte per categoria. Al via piloti come Fagioli, Scarfiotti, Arcangeli, Caniato, Di Cagno, Strazza, Castelbarco, Leonardi. Nella categoria fino a 1100cmc non parte Fagioli ed è Piero Bucci con la Fiat 509 il dominatore davanti a Montanari e Cappelli tutti su Fiat. Nella categoria fino a 1500cmc. Ruggeri con la Maserati prende subito il comando inseguito da Caniato e Saccomanni che precedono Fagioli al via con un Alfa Romeo avuta in prestito. La corsa non ha storia con Ruggeri che vince davanti al quartetto della Alfa. La oltre 1500cmc. vede Arcangeli al comando con Scarfiotti dietro che però poco dopo è costretto al ritiro per un pauroso incidente senza grosse conseguenze fisiche. Vince Luigi Arcangeli con l’Alfa Romeo alla media strabiliante di 110 km./ora precedendo l’Alfa di Catalani e le O.M. di Castelbarco e Di Cagno. Dopo un altro anno di pausa, nel 1932 il Circuito di Senigallia si sdoppia; il 14 agosto si corre il “1° Circuito Motociclistico di Senigallia” ed il 21 quello “Automobilistico”.
Per la prima motociclistica vengono indette quattro categorie. Nella categoria mista 175 e 250cmc. dopo la caduta del favorito Sestini ripresosi subito, la corsa viene vinta nella 175cmc. da Giovanni Miele che batte proprio Sestini mentre nella 250cmc. è Biagio Nocchi primo davanti a Mazza e Cannoni. Nella 350cmc. è Toni con la Norton che precede la Rudge di Costa e la Velocette di Montesi. Nella 500cmc. vince Gino Cavanna con la Norton davanti alla gemella di Baldi e alla Sunbean di Massari. Il circuito automobilistico alla sua terza edizione, vede nella classe fino a 1.100cmc. la vittoria di Matrullo su Maserati ad una media di 100 km/ora davanti Carpegna e Pratesi.

Nella classe fino a 2.000cmc. è Bucci con l’Alfa Romeo a prendere il comando ma ben presto la Maserati di Savi rinviene dalle retrovie innescano un duello a suon di temponi. Alla fine la spunta Piero Bucci. Nella classe oltre 2.000cmc. la lotta è tra Fagioli, Ghersi, Biondetti, Brivio e Castelbarco. Mentre passano i giri, Luigi Fagioli si dimostra abile nel condurre la corsa centrando un successo meritato. Dietro nell’ordine Brivio, Castelbarco e Foligno. Questa edizione è ricordata anche per il commosso omaggio del pubblico alla memoria del vincitore delle edizioni precedenti, Luigi Arcangeli, caduto a Monza durante le prove del Gran Premio d’Italia l’anno prima. Dopo edizione del ’32, sul circuito di Senigallia cala il sipario; ci passa una guerra, crolla un regime, nasce una nuova nazione. Il 24 agosto 1947 va in scena il 4° Circuito di Senigallia organizzato dall’Azienda di Soggiorno che subentra all’Automobile Club di Ancona. Il circuito resta il medesimo delle prime edizioni anche se ora è tutto asfaltato.
Il traguardo viene spostato più a nord. Vengono allestite delle tribune in via Caro, alla curva del Cavallaro, alla curva Pongetti ed alla curva dell’Ospedale. La formula di gara è sempre la medesima. Alle ore 9 prende avvio la Turismo oltre 1.100cmc con la Lancia Aprilia di Alberto Mazza che domina vincendo davanti all’Alfa 1500 di Piccinini. La Turismo fino a 750cmc. è in pratica un monomarca di Fiat Topolino con Fontanella primo davanti a Elio Tremolini. Nella Turismo fino a 1.100cmc. è De Sanctis che si invola fin dal via con Leonardi e Garulli a contendersi la piazza d’onore. Sul traguardo Garulli precede Leonardi. Nella Sport fino a 750cmc. è Macchieraldo su Fiat che parte a razzo ma Leonardi non molla e lo supera andando a vincere. Nella classe Sport fino a 1.100cmc. è Tullini che centra la vittoria con la Fiat Stanguellini.
Nella Sport oltre 1.100cmc. al via piloti come Biondetti, Bracco e Balestrero, quest’ultimo già fermo al secondo giro. Biondetti con l’Alfa è al comando ma poi accusa problemi meccanici lasciando via libera a Ermini anch’egli su Alfa. Secondo è Bianchetti che precede Bracco e lo stesso Biondetti. Il 31 agosto 1947 va in scena il secondo Circuito Motociclistico. Nella 250cmc trionfa la Benelli di Papini mentre nella 350cmc vince Tamburini su Matchless davanti a Baldini e Tabellini. Nella 500cmc. prende la testa Garolfi su Gilera davanti alla Benelli di Ceccarelli ed alla Guzzi di Monari. Più staccati Pasolini, Liberati e Guidobaldi. Quando la corsa si sta concludendo Garolfi perde la pedana ed è costretto a terminare la corsa con la gamba sinistra sollevata. Ne approfitta Monari che lo supera e vince. Nel 1948 non ci sono fondi ma pur di mantenere vivo l’interesse motoristico, si organizza il 1° Circuito per Micromotori.

E’ 11 luglio quando Alvaro Salvi su Cucciolo vince la classe fino a 60cmc. davanti a Guerrino Marchetti. Nella 98cmc. vittoria per Bruno Mugnarini su M.V. davanti al marchigiano Paolo Campanelli. È Angelo Santini su Morini il trionfatore della classe fino a 125cmc. che precede Matucci su M.V. Il 21 agosto 1949 ritorna il 5° Circuito Automobilistico di Senigallia con al via i migliori piloti del tempo. La classe fino a 750cmc. prende avvio alle ore 15 con Bernardo Taraschi su Giannini subito a far da lepre. Ma già dopo un giro le posizioni sono cambiate con Puma su Fiat Testadoro primo, Bordoni con la Dagrada secondo e Musso con la Stanguellini terzo. La corsa è molto combattuta ed alla fine è Ugo Puma a vincere seppur con un problema al tubo di scarico. Secondo è Giuseppe Musso che precede Franco Bordoni, Maggiorelli e Sighinolfi. La classe fino a 1100cmc. vede Taruffi, Macchieraldo e Scagliarini con le Cisitalia della Scuderia Carlo Abarth e le Osca di Cabianca e Fagioli. È un dominio Cisitalia con Taruffi e Scagliarini in lotta tra loro con il solo Fagioli a tentare di rompere il dominio della Casa dello stambecco. Al termine è Piero Taruffi primo davanti a Macchieraldo e Scagliarini. Fagioli è quarto.
La classe oltre 1100cmc. vede la Ferrari 2000 di Franco Cornacchia favorita con Stagnoli su vettura gemella, Gigi Valenzano su Nardi-Dainese e le Maserati di Clemente Biondetti e di Giovanni Minozzi. Al via anche la Veritas di Guglielmo Sandri ex corridore motociclista. Cornacchia va subito in testa ma Biondetti al quarto giro prende il comando stabilendo il nuovo record sul giro in 3’56”. E’ un fuoco di paglia per Biondetti costretto al ritiro sulla salita di Scapezzano. Franco Cornacchia portando il record a 3’50” si aggiudica la vittoria davanti a Sandri, Stagnoli, Minozzi, Rabitti e Valenzano. Con l’anno Santo, il 1950, si organizza la 1° Settimana Motoristica delle Marche dal 13 al 20 agosto. Non è certo un’impresa facile quella di mettere in scena il 3° Circuito Motociclistico per domenica 13 agosto e il 4° Circuito Automobilistico la domenica successiva. Per le moto si costituiscono due classi, 250cmc. e 500cmc. Nella 250cmc.sono le Guzzi di Mastellari e Piergiovanni che vanno in testa. Sotto una leggera pioggia la lotta tra i due è avvincente e sul traguardo è Mastellari che “brucia” Piergiovanni.
Anche nella 500cmc. la gara è combattuta: da una parte Masetti, Miele, Bertacchini e Liberati con le Guzzi, dall’altra Bandirola, Colnago e Soprani con le Gilera. Sarà un successo tutto Guzzi con Armando Miele vincitore dopo il ritiro del favorito Umberto Masetti. La settimana si chiude con il 4° Circuito Automobilistico il 20 agosto. Tre classi al via. Nella 750cmc. la lotta è tra Taraschi e Leonardi con il primo vincitore. Ottima corsa di Scala, Maria Teresa de Filippis, Sandro Florio e i due Musso, Giuseppe e Luigi. Nella 1.100cmc. sono le Osca di Bonetto e Fagioli le favorite fino al ritiro di quest’ultimo che da via libera al compagno di squadra che precede le Fiat Ermini di Benedetti e Terigi. Nella categoria maggiore sono quattro le Ferrari affidate a Stagnoli, Mallucci, Bernabei e “Oloap” ( Mario Petrobelli) contro la Maserati di Ruggero, la Frazer-Nash di Bordoni e l’Osca di Carini. Antonio Stagnoli è subito al comando e non sarà più raggiunto con Mallucci secondo e Petrobelli terzo.

Il 1951 ripropone la 2° Settimana Motoristica dove tra le moto regna il grave lutto per la scomparsa di Dario Ambrosini finito fuori pista ad Albegeois durante le prove del G. P. di Francia con la sua Benelli e di Claudio Mastellari perito durante le prove sul circuito Schottenring-Renner per il G.P. di Germania. Assente anche il vincitore dell’anno prima, Armando Miele, ancora convalescente dopo la grave caduta al Circuito del Garda. Nella classe 250cmc. sono Ruffo e Montanari che prendono il comando ma Gianni Leone è protagonista di una strepitosa rimonta che lo porta alla vittoria davanti ai due. Nella 500cmc. spettacolare la corsa di Lorenzetti, Pagani, Masetti, Geminiani, Liberati, Milani e l’inglese Anderson. Dopo alcune cadute e ritiri è Alfredo Milani il vincitore davanti a Nello Pagani, entrambi con le Gilera 4 cilindri.
Il 12 agosto è la volta delle auto. Nella classe minore è Salvatore Casella su Stanguellini a vincere davanti alla Pasqualin di Armando Pasqualin ed alla Giaur di Berardo Taraschi. Nella classe fino a 1.100cmc. sono Cabianca, Sighinolfi e Bordoni che menano le danze ma all’ottavo giro la Stanguellini di Sighinolfi è costretta alla resa dando via libera alle Osca di Cabianca e Bordoni che chiudono nell’ordine. La categoria maggiore vede Villoresi, Marzotto, Biondetti e Stagnoli favoriti. Villoresi va subito all’attacco inseguito da Biondetti e Marzotto. Al quinto giro, dopo il ritiro di Biondetti, Marzotto attacca il leader ma finisce fuori strada. La corsa non ha più storia con Gigi Villoresi su Ferrari 340 Spider primo davanti a Scotti, Stagnoli e Palmieri.

La 3° Settimana Motoristica delle Marche si apre il 3 agosto 1952 con il Circuito Motociclistico dove nella classe 250cmc. si registra la vittoria di Lorenzetti davanti a Montanari e Ozino tutti su Guzzi. Di scena anche i sidecars dove la vittoria non sfugge al duo Merlo-Magri su Gilera 4. Nella 500cmc. sono parecchi i nomi che si contendono la vittoria ma è Giulio Masetti dopo una gara all’attacco che chiude al primo posto “stracciando” Liberati e Nello Pagani tutti su Gilera. Il 10 agosto si corre l’ 8° Circuito Automobilistico di Senigallia ritenuto uno dei più veloci dopo Monza. Nella classe 750cmc. grande partenza di Taraschi su Giaur, ben presto costretto ai box.

Via libera alle Stanguellini di Casella, Leonardi e Anna Maria Peduzzi detta la “marocchina”, pilotessa molto famosa negli anni trenta. La “marocchina” prende il comando ma è battuta proprio sul traguardo da Casella. Nella classe 1.100cmc. non c’è storia con Giulio Cabianca su Osca che vince davanti a Bordoni e Pagani. Nella 2.000cmc. è una lotta tra le Ferrari e le Fiat V8 con il ferrarista Eugenio Castellotti che vince davanti alle vetture gemelle di Pinzero e Giletti. Nella classe maggiore scendono in pista le Ferrari di grosso calibro con Marzotto, Villoresi, Carini, Scotti e Cornacchia. Lo spettacolo è garantito con Carini che, al comando, rompere la trasmissione lasciando via libera a Villoresi inseguito da Marzotto, Scotti e Cornacchia. Anche Villoresi ha dei problemi e questo apre la strada del successo al giovane Paolo Marzotto che porta la sua Ferrari sul podio davanti a Scotti, Villoresi e Cornacchia. La Settimana Motoristica delle Marche del 1953 va in scena dal 26 luglio al 3 agosto.

Nel Circuito Motociclistico nella classe fino a 125cmc. è Romolo Ferri con la Mondial ad aggiudicarsi la gara davanti alle M.V. di Copeta ed Ubbiali mentre nella classe successiva è Vincenzo Zanzi su Guazzoni che vince di un nulla sulla Gilera di Libero Liberati. Nei sidecars, fermo campione italiano Merlo al sesto giro per noie meccaniche, è il tedesco Otto Schmid su Norton primo davanti a Galbiati e Prati con le Guzzi. Purtroppo al primo giro perde la vita Abbate, passeggero di Spadoni dopo un tremendo urto con Zerbini. Nella categoria maggiore grande battaglia tra Masetti, Bandirola, Milani e Giuseppe Colnago con quest’ultimo su Gilera che si aggiudica la corsa.

Il Circuito Automobilistico in programma domenica 9 agosto, si apre ancora una volta con un fresco lutto, la morte di Luigi Fagioli in seguito alle ferite riportate a Montecarlo con la sua Aurelia B20. Questa 9° edizione è caratterizzata sin dalle prove del sabato da Gigi Villoresi che su Ferrari 375 MM Spider Vignale stabilisce il record assoluto su giro alla media di 168,920 km/h. La corsa prevede come sempre la formula delle quattro gare, la prima è riservata alla vetture Corsa F. 3 e Sport 750cmc. con l’avvio velocissimo di Monti e Casella entrambi su Stanguellini che prendono la testa davanti alla Giaur di Taraschi costretto al ritiro al 5° giro dopo un contatto con stesso Monti. Casella prende il largo andando a vincere davanti a Bandini, Tinazzo e Bondi. Nella 1100cmc. la lotta è tra le Stanguellini e le Osca. Roberto Sgorbati su Osca va in testa inseguito da Sighinolfi, Bini, Nisotti e Venezian con Maria Teresa De Filippis costretta presto al ritiro. Al termine il successo non sfugge al pilota della Osca che precede Nisotti, Venezian e Sighinolfi. Nella classe 2000cmc. sono le Ferrari che dominano con la partenza a razzo di Musitelli che al terzo giro viene superato da Cortese. Dietro c’è la Gordini di Casella che effettua anche il giro più veloce. La lotta anima il pubblico ma un guasto al cambio ferma la Gordini dando a Franco Cortese la vittoria davanti a Musitelli e Lualdi.

Nella massima cilindrata a parte la Gordini 2300 di Bordoni, sono le Ferrari di Villoresi, Maglioli, Marzotto, Castellotti, Carini, Scotti, Ricci, Ruesch e Cornacchia a dettare legge con Villoresi subito davanti a Ruesch e Maglioli. Al quinto giro Villoresi è costretto alla resa dando via libera al sorprendente Ruesch, famoso scrittore svizzero di “Ombre Lunghe” che presto viene superato da Paolo Marzotto. Nella foga lo svizzero finisce “ruote all’aria” alla curva dell’Ospedale senza danni fisici. Vince Marzotto precedendo Bordoni su Gordini e le Ferrari di Carini, Stagnoli, De Oliveira, Scotti e Bonomi. L’edizione del 1954 del Circuito Motociclistico vede nella classe 350cmc. la lotta a due tra Lorenzetti e Agostini con le Guzzi che si alternano al comando. Al termine è Duilio Agostini a vincere davanti a Lorenzetti e Taveri.

Nella 175cmc. il dominio è targato M.V. Augusta con Fortunato Libanori primo dopo una gara di testa davanti al compagno Oreste Brambilla. Terzo è Artusi su Mondial. Nella 500cmc. sono subito le Gilera a prendere il comando con Duke che fa il record del giro ma ben presto devono alzare bandiera bianca. La testa è presa da Carlo Bandirola con la M.V. che va a vincere davanti alla gemella di Nello Pagani. Dietro una fila di Norton capeggiate da Luigi Taveri . Il 10° Circuito di Senigallia, Trofeo Luigi Fagioli, va in scena il 1 agosto. Nella classe 750cmc Evans su Cooper Norton parte fortissimo inseguito dalla Giaur di Taraschi e dalla Volpini-Gilera di Antonelli. Al termine è Stuart Lewis Evans che vince a mani basse davanti a Taraschi e a Cecchini. Nella Sport 2000cmc. c’è subito un contatto tra la Maserati di Musy, l’Osca di Sgorbati e la Ferrari di Sighinolfi con quest’ultimo costretto al ritiro.
Ne approfitta la Gordini di Casella che balza in testa ma deve presto rallentare per un problema meccanico dando via libera a Luigi Musso con la Maserati che chiude vittorioso davanti alle Ferrari di Sighinolfi e Said. Nella massima divisione è un monologo di Umberto Maglioli con la Ferrari 3000 che mette dietro la gemella di Gerini e la Gordini di Franco Bordoni. Nel anno più triste per l’automobilismo, il 1955, segnato dalla tragedia di Le Mans, il circuito automobilistico viene annullato. Spetta alle due ruote l’onore di percorre ancora le strade di Senigallia il 31 luglio. Nella classe 175cmc. la lotta è tra la Mondial e la MV Augusta con Libanori che vince davanti alle Mondial di Milani, Sartori e Galliani. Nei sidecars è lo svizzero Camathias su BMW che domina davanti alle Norton di Betemps e Strubb. Purtroppo un incidente mortale coinvolge il belga Marcel Masuy proprio nella stessa curva dove il giorno prima è deceduto Mario Petra.
Nella 500cmc. si registra la vittoria schiacciante delle Gilera con Liberati primo davanti a Colnago, Monneret, Valdinoci. Masetti è quinto con la M.V. Sesta la Guzzi di Kavanagh. Per il 1956 vengono iscritti a calendario sia il Circuito Motociclistico il 29 luglio che il Circuito Automobilistico il 5 agosto ma per quest’ultimo non viene concesso il nullaosta e viene nuovamente annullato. I tempi sono cupi per il motorismo e solo la forza di volontà degli organizzatori riesce a superare le innumerevoli difficoltà burocratiche.

Il 29 luglio va regolarmente in scena il 9° Circuito Motociclistico di Senigallia. Nella classe 350cmc. il duello è tra le Guzzi e le Norton con Kavanach su Guzzi che prende la testa inseguito dalla gemella di Mandorlini e dalle Norton di Matthews e Rien. E’ però Campbell che dopo un furioso inseguimento, al quinto giro, passa al comando e va a vincere davanti ad un rimontante Mandorlini ed allo stesso Kavanach. La prima Norton è sesta con Storr. Nella 250cmc. è il campione del mondo Carlo Ubbiali su M.V. che va in testa inseguito da Sartori su Mondial, Taveri su M.V. e Kassner con la N.S.U. Una gara senza storia questa con Ubbiali che stravince davanti a Taveri, Kassner, Montanari e Mandorlini.
La classe regina, la 500cmc., vede l’esordio del 8 cilindri Guzzi, “Ramarro” con Bill Lomas. Parte velocissimo Libero Liberati su Gilera inseguito da Monnoret e Lomas con Milani e Masetti in scia. E’ però subito colpo di scena con Masetti costretto al ritiro mentre Lomas si butta all’inseguimento di Liberati ma al settimo giro l’inglese è costretto anche lui al ritiro dando così via libera alle Gilera. Liberati vince nettamente davanti al francese Monneret ed agli italiani Milani e Valdinoci. Quinto il tedesco Klinger con la B.M.W. che precede le Norton di Hinton, Matthewes e Storr. Se la fatica dell’anno prima, almeno in parte è stata premiata, questo 1957 arriva sulla scia di un’altra tragedia, quella della Mille Miglia. L’opinione pubblica è decisamente contraria ad ogni manifestazione motoristica, specialmente lungo le strade di tutti i giorni.
Gli organizzatori sono demoralizzati nel vedere sempre più lontana la possibilità di mettere in scena il 10° Circuito Motociclistico di Senigallia. Fino all’estate resta una fievole speranza ma con la riunione del 24 luglio, la Commissione Ministeriale decreta la definitiva fine della corsa. Questo determina anche un risvolto economico negativo sulla cittadina marchigiana. Nel 1964 si riparla del Circuito di Senigallia con il progetto di un autodromo semipermanente e nel 1966 si ha un sopralluogo nell’area interessata. Tutto sembra procedere ma le formalità burocratiche fermano il progetto. Nel 1971 viene presentato un altro progetto ma nel 1972 ancora una volta tutto si ferma e questa volta per sempre. Il Circuito di Senigallia rimarrà nella storia per i suoi anni di furore, per le sue combattute corse, per i tanti eroi del volante e delle due ruote che hanno percorso le strade in riva all’Adriatico scrivendo pagine indimenticabili nella storia del motore.
Fulvio Negrini
credito fotografico:
Il Circuito di Senigallia di Benito Quadraroli by Minardi Petroli – Senigallia
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