Le grandi storie, non finiscono mai, ed un grande appuntamento del motorismo storico italiano e mondiale, La Coppa d’Oro delle Dolomiti, nei giorni 21-24 luglio 2016, scriverà un’altra pagina della sua storia.
Con la regia della Meet Comunicazione, l’edizione 2016, La Coppa d’Oro delle Dolomiti, vivrà ancora una volta un capitolo avvincente, tra le fantastiche bellezze naturalistiche, che le Dolomiti Bellunesi sanno offrire, con i mille colori, le sfumature del cielo e il suono dei motori che porterà i concorrenti e gli appassionati indietro nel tempo.
Ma torniamo a qualche decennio or sono….:
La Coppa d’Oro delle Dolomiti si svolse in dieci edizioni, dal 1947 al 1956, e divenne da subito unica e affascinante per i passaggi spettacolari sulle Dolomiti, le montagne che cambiano colore a ogni ora del giorno (dal 2009, Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco). Nata per volontà di Ferruccio Gidoni, presidente dell’AC Belluno di allora, la corsa ebbe come testimonial d’eccezione il mitico Tazio Nuvolari, che partecipò come ospite d’onore alle prime edizioni.
Fu un importante banco di prova per piloti affermati di grandi case automobilistiche che si trovavano a competere anche con perfetti sconosciuti, com’era nella tradizione delle corse di quei tempi; piloti non professionisti ma sempre e comunque determinati a spingere al massimo dando filo da torcere ai più rinomati campioni. Il percorso rimase sempre quello di 303,800 chilometri (riprodotto nella sede dell’AC Belluno). Partendo da Cortina: Passo Falzarego, Agordino, Arabba, Passo Pordoi, Val di Fassa, Passo Rolle, San Martino di Castrozza, Fiera di Primiero, Feltre, Belluno, Longarone, Pieve di Cadore, Auronzo, Misurina e il Passo Cimabanche. Quindi, il ritorno in quella che è conosciuta in tutto il mondo come la “Regina delle Dolomiti”, Cortina d’Ampezzo.
Anno 1947










Ma anche la leggenda della Formula 1 Arturo Merzario che nella passata edizione gareggiò al volante di un’affascinante Alfa Romeo 1900 Sport carrozzata Bertone. «E’ stata una gara vera è propria: avevo un ottimo navigatore, ero alla guida di una auto blasonata, il paesaggio era da mozzarti il fiato e c’era il giusto livello di competizione. L’unica difficoltà – ha dichiarato Merzario – è stata guidare una vettura senza alcuna tecnologia avanzata come in quelle moderne. Ma tanta è stata l’emozione che ci sarò anche quest’anno».
Numeri importanti e un percorso inedito nella seconda tappa per una gara impegnativa, ma anche scandita da panorami suggestivi: 14 passi dolomitici, 600 km e 3 regioni attraversate (Veneto, Alto Adige e Friuli). A queste si aggiungerà la tappa in Austria con l’attraversamento dell’impegnativo Passo Stalle al confine per raggiungere Huben, Lienz e Sillian. Dopo il successo dello scorso anno, si disputerà anche nell’edizione 2016 una tappa “in notturna” con la ripartenza da Cortina e l’attraversamento del Passo Valparola. Le abilità tecniche dei piloti saranno messe a dura prova quando, nel corso della seconda tappa, dovranno affrontare la Forcella di Monte Rest lunga ben 16 km e con 40 tornanti. Quasi a premiare l’impegno agonistico sarà, scavallata la Forcella di Pala Barzana, la vista suggestiva del lago di Barcis. «Con la tappa a Lienz, che più volte ha ospitato la Coppa del Mondo di sci alpino e il Giro d’Italia, Coppa d’Oro delle Dolomiti – ha sottolineato Alessandro Casali, Presidente del Comitato organizzatore – si conferma non solo evento internazionale ma anche brand affermato del Made in Italy da esportare all’estero per il fascino delle cime patrimonio Unesco, per l’adrenalina della competizione e per la bellezza di auto storiche senza pari».
E’ possibile iscriversi alla gara sul sito http://www.coppadorodelledolomiti.it/it/index.html
Alla corsa sono ammesse fino ad un massimo di 120 auto costruite tra il 1919 e il 1961. E’ prevista, inoltre, una categoria speciale con apposita classifica riservata ad un massimo di 30 vetture realizzate tra il 1962 e il 1965 che si sono distinte per meriti sportivi o di particolare interesse storico.
Questa è La Coppa d’Oro delle Dolomiti, ora a voi la scelta, essere spettatori oppure contribuire a scrivere la storia….
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