La Corsa di Alcide è terminata.
Ci sembra doveroso iniziare, con i complimenti ai vincitori, la coppia Fontanella- Covelli ed agli equipaggi che hanno onorato con le loro prestazioni questa fantastica gara.
Inizieremo proprio, dall’aspetto gara, un evento unico nel suo genere, specialmente in ambiente ASI.
Sicuramente poche auto iscritte, ma un parterre sicuramente di qualità, condito di mezzi ed equipaggi di primissimo livello, che hanno garantito un altissimo livello prestazionale e spettacolare, tenendo il risultato sul filo del rasoio fino all’ultima prova.
Questo evento, nasce da una storia che abbiamo raccontato mesi fa(che se volete trovate sul nostro sito nella pagina dedicata all’evento) e dalla passione dell’ideatore RIccardo Rosi, che con la sua “creatura”, fa innamorare chiunque, abbia avuto la fortuna di trascorrere due giorni con La Corsa di Alcide, perchè caso strano, chi c’è stato torna sempre.
Inizieremmo, proprio dalle parole del vincitore Fontanella, che, durante la premiazione, oltre che ringraziare l’organizzazione(potrebbe essere ovvio..), ha ringraziato Sergio Sisti, sempre presente, che gli aveva “consigliato” La Corsa, ed ha francamente confessato, che non si aspettava una “gara così”, anticipando la sua presenza già nel 2016.
Diamo spazio anche alle parole di Mauro Giansante, che da decenni, frequenta, i campi di gara e che raccolto il nostro consiglio, ha partecipato per la prima volta:
“E’ stata una bella e piacevole scoperta questa gara e 900 e più km tra andata e ritorno sono valsi sicuramente la pena. Innanzitutto l’ospitalità della famiglia organizzatrice l’evento e la location dei vari momenti di “riposo”, a partire dalla cena in piazza di venerdì e seguire con la sosta pranzo del sabato sull’incantevole scenario del porticciolo di Porto Ercole. Il territorio attraversato con i suoi paesaggi e le antiche vestigia tra le splendide colline Toscane fino al mare e poi nella chiantigiana è stato coinvolgente anche se sicuramente meno apprezzato di quanto meritava per via dell’impegno agonistico. Ben 85 pc oltre a quelle di media,queste con più rilevamenti (poi purtroppo annullate per ragioni che ignoro), in effetti ci hanno tenuto molto impegnati, pc di varia difficoltà e lunghezza ma sempre svolte in tranquillità su percorsi per lo più privi di traffico. Addirittura all’avvio della seconda tappa tre pc in linea “fuori classifica” con tanto di cronometristi, messe dall’organizzazione per favorire il “riscaldamento” pre gara. Road book preciso e finalmente una tabella D & T completa ed esaustiva. Insomma cura del particolare nel dettaglio e attenzione continuativa per il concorrente. Peccato per gli assenti, ma ci sarà tempo per rifarsi. Io per primo per “vendicarmi” di un “accidente” indesiderato,intempestivo,quanto sgradito perchè oltremodo punitivo. Ma ci sarà una prossima occasione. Congratulazioni ! “
La “Corsa”, ti fa immergere in un mondo parallelo, due giorni, serrati, faticosi, 420 chilometri il sabato in 12 ore di viaggio e 42 prove, la domenica alle 7,30 di nuovo in auto, per circa 170 chilometri ed altre 43 prove, tutto in un viaggio tra strade e territori che il mondo ci invidia, ma con itinerari desueti, nascosti, che fanno trasformare questa “fatica” in passione vera, si capisce, dai sorrisi di fine giornata, dal confronto di tutti i partecipanti sull’andamento, sempre pacato, sereno, appassionato. Una gara tirata, ma sempre sul filo del piacere, che rende il tutto amorevolmente quasi perfetto, sempre di “corsa”, ma con relax…questo è il segreto de La Corsa di Alcide.
Potremmo anche parlare dei tre pressostati, organizzati, per “scaldarsi” la domenica mattina(tre tubi da passare per prendere l’occhio non validi per la classifica) , visto che già alle 7,35 ci si trova ad affrontare una prova di 9 concatenate…una chicca……
Sicuramente una gara fuori dagli schemi Asi, un mix, tra una CSAI, una ASI ed un grande evento, dove con una strana alchimia, si fanno tantissime ore di auto, tanti chilometri, tante prove, caldo, fatica, ma si arriva sempre in relax, come in una danza continua, tra prove in linea, paesaggi fantastici, l’attraversamento di circa 20 centri storici, dalla maremma, al mare, al Chianti, ma si arriva alla fine e quasi si vorrebbe andare avanti……..
Potremmo parlare dell’Eroica, tante prove cronometrate, su strada sterrata, che hanno messo a dura prova equipaggi e mezzi, ma hanno fatto tanto divertire e reso le auto…impolverate….
Si può parlare delle accortezze nel road book, delle prove, dove massimo trovi due auto davanti a te, mai una fila, un ritardo, le soste sempre giuste per rifocillarsi, (mai una fila neanche…in bagno…)la cucina sempre equilibrata, a base di pesce(che ci ha ovviamente accompagnato in questi giorni..)o carne, ne veloce, ne lenta, camere a disposizione anche la domenica al rientro, per permettere una doccia(quante volte l’avete sognata..), insomma a dire di tutti, La Corsa di Alcide è quasi un lungo viaggio tra amici, come se le auto fossero delle barche, che trasportate dalla corrente del mare, poi si trovino al giusto approdo.
Visto che la storia della gara è legata al “pesce”, come sempre al c.o. di sabato a pranzo, la consegna dei “pesci” numerati ad ogni concorrente, tra i quali, la sera, all’equipaggio che possedeva il pesce, con indicato il numero primo estratto sulla ruota di Firenze, veniva assegnato in premio un fine settimana gastronomico in Toscana.
La gara è stata molto equilibrata, i campioni presenti, si sono alternati nelle prime posizioni, fino all’ultima prova, è mancato tra i big, Mozzi, che già da sabato mattina, ha patito, tre diversi problemi, sulla sua Triumph, che forse l’hanno deconcentrato, inserendolo immediatamente dietro ai posti di vertice.
Il Trofeo Adrenaline24h, consistente in due giubbini estivi, personalizzati, è stato vinto dall’equipaggio Pasotti-Piccinelli, su Triumph TR3.
Auto fantastiche al via, molte anteguerra, neanche una A112 o Mini, anche se molti driver presenti, ne sono possessori, hanno interpretato con il giusto spirito, la filosofia dell’evento e fermo restando i coefficenti, hanno deciso di esserci, con l’auto giusta….al posto giusto.
Il delegato Asi, Pietro Caglini, che “conta” 39 anni di presenza, nell’ambito del motorismo storico, ha “diretto” con tutta serenità la gara, vista anche la totale tranquillità degli equipaggi, che con la loro sportività ed equilibrio, hanno contribuito ad un post gara sereno, di attesa, amicizia, sorrisi, tutti insieme a gustarsi il pranzo a base di pesce.
Purtroppo segnaliamo una nota negativa, dovuta al cronometraggio, effettuato dalla FICR, che per vari problemi tecnici, purtroppo hanno ritardato le classifiche la domenica, fornendone una versione errata, per poi rivederle e ripubblicarle solo oggi mercoledi 1 luglio, con dei cambiamenti importanti riguardanti le prime posizioni, che potete visionare in basso.
Un plauso, anche a tutti i collaboratori, che con la loro presenza, in un tracciato così lungo, non ci hanno mai lasciato soli, e ci hanno accolto alle soste, ai 25 controlli a timbro, sempre con un sorriso.
Ultima, la chicca di sabato sera, al termine del tragitto e dopo 12 ore di guida, sosta alla Fortezza, dove ci attendeva, un fantastico Wolkswagen Bulli d’epoca, attrezzato a gelataio, che ci ha deliziato e rinfrescato con un buonissimo gelato….molto gradito!!!!
Ecco questa è La Corsa di Alcide, può piacere o no, ma è la “sua” filosofia, chi partecipa torna sempre e porta nuovi amici, un motivo ci sarà pure!!!!!!
Ricordiamo che, sulla nostra pagina Facebook, trovate, foto ed i video LIVE CON RIPRESE DALL’ABITACOLO DI UN CONCORRENTE, di alcune prove crono, incluse le spettacolari prove de L’Eroica.
Ci vediamo nel 2016.
ADRENALINE24H