Il nostro amico Antonio Viotto, ci racconta un suo momento….
Un incontro inaspettato.
Svoltando da Via Calzolai , a Piacenza, mi apparve all’improvviso: bella, sinuosa, nel colore rosso rubino, acquattata all’ombra del bronzo equestre di Alessandro Farnese, con le curve prominenti ideate dalla Touring di Milano, in ossequio alle teorie allora vincenti in fatto di aerodinamica.La riconobbi subito : era la l’ Alfa Romeo 8c 2900B berlinetta speciale del 1938, esemplare unico, di cui molte volte lessi le vicissitudini e che finora mai ero riuscito a vedere dal vivo. Che bella sorpresa , incredibile !. Era circondata da un folto gruppo di studenti che ne avrebbe dovuto abbozzare disegni e schizzi , secondo le emozioni che l’evento ed i luoghi magici avrebbero senz’altro suscitato.Il collaudatore presente mi raccontò la storia di quell’Alfa : la vettura fu allestita nella Primavera del 1938 dalla Touring di Milano, per prendere parte alla ventiquattrore di Les Mans in calendario, dove l’Alfa vinse dal 1931 al 1934 ininterrottamente, mentre nel 1935 giunse seconda.
Carlo Felice Anderloni , capo della Touring di Milano, volle nell’occasione predisporre una vettura a fiancate integrali invece che a parafanghi separati e prominenti di rigore allora per migliorarne il coefficiente aerodinamico . L’abitacolo ed il posteriore a torretta seguivano le linee obbedienti alle teorie di Kamm e Jaray per migliorare l’efficienza aerodinamica. Il motore era quanto di meglio l’Alfa Romeo disponesse : otto cilindri in linea, bi-blocco in lega leggera, di 2900 cc di cilindrata, da 220 HP , con doppio asse a camme e valvole in testa , doppio compressore Roots e doppi carburatori . Il gruppo cambio, frizione e differenziale montato al retrotreno per una più equilibrata distribuzione dei pesi. La Touring allestì su questa base una gabbia reticolare in tubi e profilati di piccolo diametro in acciaio speciale, lastrata poi dai bravi battilastra della carrozzeria ,in lamiere di diversi tipi di lega d’alluminio , con finestrini e lunotto in plexiglas. Il peso della berlinetta era stimato intorno ai Kg. 1.150. La velocità massima si aggirava intorno ai 220/240 Km/h.
La 2900B_8C Touring del 1938 , one-off, berlinetta speciale soprannominata “Soffio di Satana” fu in testa per oltre 20 delle 24 ore a Le Mans , ma alla fine costretta al ritiro per lo scoppio di uno pneumatico lungo il rettilineo “Les Hunaudierès” con Biondetti al volante , quando si trovava in testa con oltre 14 giri di vantaggio , cioè circa un’ora e mezza , sulla Delahaye 6 cil. 3500 cc. di Chaboud-Trémoulet che poi vinsero la gara. Tale vettura fa parte della collezione del “Museo Alfa Romeo” di Arese che in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015 verrà riaperto al pubblico.
(le notizie tecniche ed il nome “Soffio di Satana” sono tratti dal n.1 di Ruote Classiche del Novembre 1987)
Testi e foto Antonio Viotto
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