Al Gran Premio di Germania del 1935, sul circuito del Nurburgring, tutta la Germania si aspetta una vittoria dall’Auto Union (che schiera 4 vetture) o Mercedes (5), tecnologicamente all’avanguardia e condotte dai migliori piloti al mondo.
Il momento politico è delicato e, nonostante il maltempo, circa trecentomila tedeschi si sono assiepati lungo il tracciato; tra loro, Adolf Hitler e molti ufficiali nazisti. Alla ricca e potente industria tedesca si contrappone l’Alfa Romeo diretta da Enzo Ferrari, che schiera tre vecchie P3 tipo B con motore leggermente potenziato, ma comunque con almeno 100 cv meno delle tedesche.
Prima della gara, Neubauer, celebre direttore sportivo della Mercedes, dichiara: “Nuvolari ha solo un glorioso passato. Il presente e il futuro appartengono ai piloti del Führer”.
Ma dopo oltre quattro interminabili ore di gara al fulmicotone, ricche di colpi di scena, il quarantaduenne Tazio Nuvolari si aggiudica il Gran Premio, transitando sul traguardo tra il silenzio incredulo della folla. Precede Stuck, Caracciola e altre sei auto tedesche, compiendo la sua impresa più esaltante di sempre.