E’ stata inaugurata presso il MAUTO di Torino la mostra dedicata a Marcello Gandini, uno tra i più significativi car-designer e progettisti del XX secolo.
Per alcuni è il più rivoluzionario dei designer a livello mondiale. Eppure una parte della sua genialità non gli viene, immediatamente, associata. Alcune idee a cui lui tiene moltissimo, sono meno celebrate di altre.
Ecco allora lo spirito della mostra che il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dedica a Gandini dal 24 gennaio al 26 maggio 2019: accanto alle vetture più note, soprattutto sportive, firmate dallo stilista durante la sua permanenza alla Bertone, verranno presentati altri veicoli in cui il contributo di Gandini, ingegneristico ed estetico insieme, è stato fortemente innovativo.
MARCELLO GANDINI. GENIO NASCOSTO è un ritratto ampio e il più possibile somigliante dell’ideatore delle auto da sogno, quello delle utilitarie, delle berline, delle motociclette e degli elicotteri. Persino quello delle fabbriche, dei nuovi modi di produrre, dei brevetti segreti.
La mostra, curata da Giosuè Boetto Cohen – giornalista e per molti anni regista de “La storia siamo noi” – è articolata in due parti: la prima, ricca di documenti originali, oggetti e filmati, presenta la storia e la produzione di Gandini. Mike Robinson – direttore dello Stile Bertone negli anni più recenti – vi ha contribuito con concetti e illustrazioni. La seconda parte del percorso è una parata di stelle, con tutte le show car più famose ed alcuni veicoli inconsueti. Protagonista è la Stratos Zero presentata al Salone di Torino del 1970, giunta al MAUTO da una collezione privata americana. Ma eccezionale è anche la presenza dei prototipi Lamborghini Marzal (in prestito dalla Svizzera), Alfa Romeo Montreal 1967 e Alfa Romeo Carabo (entrambi dal Museo Storico di Arese). Accanto alle one-off e di studio provenienti dalla ex Collezione Bertone e oggi di proprietà ASI, vetture memorabili come la Maserati Khamsin, una delle più conosciute auto del Tridente, e la Lancia Stratos HF stradale, autentico mito dell’automobilismo sportivo.