Si inizia il viaggio verso la prossima Mille Miglia, in compagnia della Porsche 550:
siamo nell’ottobre del 1953, al Salone dell’Automobile di Parigi, viene presentato il prototipo della Porsche 550 Spyder,
una vettura pensata per le competizioni su strada che, in quell’epoca, impazzavano sulle strade europee e americane, raccogliendo un enorme consenso di pubblico e rappresentando il principale “veicolo” pubblicitario per le case automobilistiche.
Durante la fase di sviluppo, la Porsche utilizzò un prototipo realizzato dalla Carrozzeria Rometsch, allo scopo di sperimentare sui campi di gara le varie soluzioni tecniche proposte.
La denominazione “550 Spyder” ha una doppia valenza. Il “550” è dovuto al fatto che quel prototipo era la 550^ vettura costruita dalla Porsche, mentre “Spyder” costituiva un indiretto omaggio a Pietro Dusio, sfortunato amico e benefattore della famiglia Porsche.
Il telaio della vettura è in traliccio di tubi, sormontato da una carrozzeria profilata ed elegante, studiata nella galleria del vento dell’università di Stoccarda.
Il propulsore, installato in posizione centrale-posteriore, venne progettato e sviluppato da Ernst Fuhrmann. Si tratta di un 4 cilindri boxer di 1.498 cm³ con distribuzione a quattro alberi a camme in testa che, nelle versioni più “tranquille” eroga la potenza di 70 CV, fino ad arrivare ai 135 CV delle vetture ufficiali, vincitrici della Targa Florio.
La leggerezza della vettura (590 kg), la penetrazione aerodinamica e la buona distribuzione delle masse, consentivano di raggiungere la velocità di 220 km/h, con capacità di accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi, mantenendo spiccate doti di agilità direzionale e grande tenuta di strada. Le sue doti di estrema agilità nella versione da corsa erano in gran parte dovute alla particolare conformazione del telaio che per risparmiare peso fu alleggerito ai massimi livelli, con la conseguenza che poteva essere soggetto a rotture e quindi a pericolosi inconvenienti.
L’esordio alla Mille Miglia la premiò con la vittoria nella classe Sport 1500.
Nel novembre del 1954, subissato dalle richieste dopo la convincente partecipazione alla Carrera Panamericana di quell’anno, Ferry Porsche decise di iniziare anche una produzione di “550 Spyder” per clienti sportivi, generalmente definite “550S” e, successivamente di stradali in piccola serie, generalmente definite “550A”. In totale vennero costruite 90 esemplari, di cui soli 15 in versione corsa “550RS” e “550A RS”.
Storico, l’episodio, che protagonista il pilota Hans Herrmann, ex pilota tedesco di Formula 1, durante la Mille Miglia del 1954 passò, sotto gli occhi esterrefatti del pubblico, sotto la sbarra chiusa di un passaggio a livello
Nel 1957, condotta da Maglioli, giunse addirittura quinta assoluta al traguardo di Brescia. Una prova di forza sicuramente notevole per una barchetta spinta da un motore di origine Volkswagen di 1498 cc, capace di erogare fra 110 e 150 cavalli.
La Porsche 550, con numero di serie 550-0055, meglio nota come ‘little bastard’, è la macchina con la quale morì James Dean il 30 Settembre 1955. In totale vennero costruite 90 esemplari, di cui soli 15 in versione corsa “550RS” e “550A RS”.
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