RRG ITALIA

Renault Retail Group Italia S.p.A. ha sede in Roma e si appoggia sulle sue tre filiali di MilanoRoma e Napoli.

Renault Retail Group è il secondo più grande gruppo di concessionarie in Europa, con 240 punti vendita in 13 paesi europei, e garantisce i migliori livelli di qualità del servizio e soddisfazione del cliente in ciascuna delle sue sedi. In Italia, così come in Europa, è la più grande concessionaria del Gruppo Renault.

Da anni l’azienda, grazie ai suoi 300 collaboratori, vende più di 18.000 veicoli l’anno. Inoltre, grazie alla rete di officine e carrozzerie riesce a soddisfare le esigenze di quasi 50.000 clienti l’anno. Obiettivo che si vuole aumentare sempre di più avendo ampliato l’offerta del servizio post vendita quotidiano: dalle 7 del mattino alle 20.30 nelle giornate infrasettimanali, dalle 8 alle 13 il sabato, presso le sedi di Baranzate, Tiburtina e Antiniana, in cui si vendono:

  • Prodotti: veicoli nuovi, aziendali, d’occasione, ricambi originali
  • Servizi: officine, carrozzerie, noleggio, finanziamenti e prodotti assicurativi

Qual è il valore aggiunto?

  • La totale appartenenza al gruppo Renault consente di offrire tutta la gamma Renault e i suoi prodotti e servizi associati al miglior prezzo.
  • L’esperienza, interamente dedicata solo ai prodotti Renault.
  • La qualità del servizio: superiore alla media nazionale in molti paesi europei.
  • La soddisfazione del cliente è l’obiettivo primario.

Come nasce Renault

La Renault viene fondata ufficialmente il 25 febbraio 1899 dal giovane ingegnere Louis Renault e dai suoi fratelli, Marcel e Fernand. Nel 1905 riceve, da una società di trasporti di Parigi, un primo ordinativo di 250 taxi. Grazie a questo primo ordine gli stabilimenti adottano la produzione di serie. Louis Renault introduce presto il taylorismo nelle sue fabbriche e successivamente partecipa allo sforzo bellico con camion, barelle, ambulanze, granate e carri armati FT17. Dieci anni dopo, Louis è il primo industriale privato in Francia, decide quindi di diversificare la produzione, fabbricare tutto ciò che ha attinenza con i motori – autobus, trattori e propulsori per aerei – e modernizzare i suoi impianti produttivi. Per resistere alla crisi economica causata dal crollo della borsa del 1929, Renault decide di aumentare la produttività e ridurre i costi, ma la situazione sociale degenera ulteriormente e lo scoppio della guerra segna la fine di Louis, condannato per collaborazionismo.

La nazionalizzazione della Renault

Nel 1945, dopo la condanna del suo fondatore, l’azienda è requisita, confiscata e successivamente nazionalizzata dal Governo provvisorio del Generale de Gaulle. Nasce così la Régie Nationale des Usines Renault (RNUR), con un nuovo responsabile: Pierre Lefaucheux. Pierre, ingegnere ed ex-partigiano, riesce ben presto ad ottenere l’accordo per fabbricare autovetture e non soltanto camion. Dopo il successo della 4 CV, la prima “piccola automobile per tutti”, la Régie modernizza i suoi impianti, costruisce e acquista nuovi siti produttivi in Francia e all’estero, incrementa le esportazioni e porta a 1.000 i punti di vendita all’estero.

Gli anni settanta: la Parigi-Dakar

Nel 1955 il nuovo direttore, Pierre Dreyfus, avvia un processo di sviluppo della Régie basato sulla pianificazione e l’esportazione. Gli anni Settanta si aprono con la presentazione della Piccola 5 , seguita dall’Ammiraglia 20, che nel 1982 conquista la prestigiosa Parigi-Dakar. La Renault si afferma come prima azienda francese e si rivolge al mercato americano, ma senza successo. Conquista invece Spagna, Portogallo e America latina con la Dauphine, la Renault 4 e la Renault 8. Grazie alla Renault 5, nel 1975 la quota di mercato all’estero tocca il 55%. La Régie arricchisce la proposta con un modello alto di gamma, la Renault 16, che preannuncia le “auto da vivere”. La crescita continua ad un ritmo rapido fino agli inizi degli anni ’80 con il lancio di Renault 25 ed Espace. Renault s’impone sempre di più nel panorama della competizione sportiva, ed entra in Formula 1. Tuttavia, la politica espansionistica, il sovraccarico degli organici e i costi troppo elevati portano l’azienda in pesante deficit.

Gli anni Ottanta e Novanta: la privatizzazione

All’inizio degli anni Ottanta, Renault avvia una drastica politica di riduzione dei costi e si focalizza sul “core business”. Il Gruppo ritrova un nuovo slancio che gli consente di avviare la rivoluzione della “qualità totale” e di prendere in considerazione l‘ecologia nella progettazione delle sue vetture. La Renault 19 e la Clio sono le icone di questo periodo. Con la privatizzazione, avviata nel 1994 e divenuta effettiva in luglio 1996, Renault entra nel capitale di Nissan e continua a innovare e a rinnovarsi con Mégane I e II, Laguna, Avantime, Vel Satis e la nuova generazione di Espace. I successi in Formula 1 ne consolidano la notorietà e la credibilità.

Renault e le citycar: Clio e Twingo

Renault rivoluziona il segmento delle cittadine alla fine del XX secolo con la piccola Clio (1990, Auto dell’Anno 1991) e la citycar Twingo (1992). Nel 1996 – in concomitanza con il lancio della madre di tutte le monovolume compatte, la Mégane Scénic (Auto dell’Anno 1997) – l’azienda viene privatizzata e tre anni più tardi (dopo l’accordo con Nissan) acquista la maggioranza del pacchetto azionario Dacia.

Renault: design e sicurezza

L’inizio del XXI secolo è contraddistinto da sicurezza e design: la seconda serie della Laguna, presentata nel 2000, è la prima auto a conquistare le cinque stelle nei crash test Euro NCAP; la seconda generazione di Mégane è invece caratterizzata da un design nuovo ed originale, tanto da divenire Auto dell’Anno 2003. A metà dello scorso decennio – nel 2005 e nel 2006 – la Renault ottiene i risultati sportivi più importanti: grazie a Fernando Alonso vince quattro Mondiali F1 (due Piloti e due Costruttori). Nel 2006 la terza serie della Clio – mostrata l’anno prima – diventa l’ultima vettura della Régie ad essere nominata Auto dell’Anno mentre l’alleanza con Mercedes, siglata nel 2010, consente al brand di espandere ulteriormente i propri orizzonti.

Renault Z.E.

Dal 1995, Renault si impegna a ridurre l’impatto ecologico delle proprie attività e a tutelare l’ambiente. La naturale evoluzione di questa filosofia è la scelta di puntare sulla mobilità elettrica lanciando sul mercato di massa una gamma di veicoli a zero emissioni in fase di utilizzo, per ridurre sensibilmente la quantità di CO2 immessa in atmosfera dai trasporti automobilistici. Dalla Fluence ZE (2009) alla Twizy (2010), Renault estende il suo impegno ambientale all’intero ciclo di vita del prodotto fin dalla progettazione. L’auto elettrica è la risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini e delle aziende che pensano al futuro del nostro pianeta. La gamma Renault Z.E. attualmente comprende 3 modelli che rispondono alle esigenze di utenti privati e professionali: Kangoo ZE, Twizy e Zoe.
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