CIRCUITO DEL GARDA – 100 ANNI

La gara, corsa a Salò in tre fasi – dal 1921 al 1927, quindi dal 1948 al 1950 e infine dal 1961 al 1966 – ha rappresentato forse l’evento automobilistico più ragguardevole del territorio bresciano, 1000 Miglia a parte.

Il principale attore dell’organizzazione di quella che fu definita la “Montecarlo del Garda” fu quel Renzo Castagneto che fu deus ex machina proprio della Freccia Rossa.

Per questi motivi, il Consiglio Direttivo ha deciso di rendere onore alla memoria del Circuito del Garda con una speciale edizione della rivista di storia bresciana BIESSE, edita dalla Fondazione Negri, interamente dedicata alla corsa gardesana.

Il 3 e 4 Luglio 2021, ACI Brescia e il Club della Mille Miglia Franco Mazzotti hanno organizzato la prima edizione di un evento automobilistico riservato ad auto d’epoca costruite fino al 1976, oltre ad eventuali modelli di particolare interesse storico e sportivo fino al 1989.

La manifestazione è stata divisa in due giornate:

Sabato 3 luglio gara di regolarità turistica CIRCUITO DEL GARDA 100 ANNI, da Sirmione a Gardone Riviera, percorrendo le più belle strade della sponda bresciana del basso lago di Garda.

Grazie alla collaborazione con il Comune di Salò, sullo storico tracciato è stato allestito una sorta di circuito, da ripetere due volte, dove i partecipanti disputeranno buona parte delle 25 Prove Cronometrate previste in giornata.

L’arrivo al Vittoriale degli Italiani, dove si sono tenute le premiazioni, con l’opportunità di visitare il Vittoriale, nell’anno nel quale – come il Circuito – compie 100 anni, così come spiegato da Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, che ha narrato di come Gabriele d’Annunzio decretò che la “Automobile è Feminile”.

Infine, Serata di Gala nella limonaia del complesso del Vittoriale.

Il giorno seguente, Domenica 4 luglio, TENZONE D’ESTETICA DANNUNZIANA – Concorso statico “L’automobile è Feminile”.

Assegnati tre premi, oltre a quelli di categoria:

– una giuria di sole donne per la vettura che più si identifica con “l’automobile è feminile”, come decretò Gabriele D’Annunzio;

– una giuria di esperti per la vettura che abbia “in cuore e l’arte e l’ardimento”, valori dannunziani;

– una giuria di studenti salodiani per la vettura che più appartenga al “culto della

bellezza”.

Il concorso statico denominato, nello stile di Gabriele D’Annunzio, TENZONE D’ESTETICA DANNUNZIANA, non intende essere il classico concorso d’eleganza automobilistico.

Le giurie dei tre premi assegnati alle vetture d’epoca schierate sul lungolago di Salò, non tengono in considerazione lo stato di conservazione o la qualità dell’eventuale restauro delle automobili e neppure nessun aspetto tecnico: i criteri di giudizio sono ispirati alla vita, al pensiero e alle opere del Vate. I giudici del concorso – siano raffinate signore, esperti di automobilismo o i giovani della giuria popolare formata da studenti – sono chiamati semplicemente a votare l’automobile che più li emoziona, secondo il tema dannunziano proposto.

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