Sandro Munari l’indiscusso campione di rally, sta attraversando un momento difficile della sua lunga malattia.
La moglie, Flavia Munari Pretolani, ci ha inviato in esclusiva un pensiero per tutti gli appassionati che apprezzano e ricordano con passione le gesta sportive del grande campione, che in coppia con Mario Mannucci, hanno scritto pagine epiche di storia motoristica.
Proprio in questi giorni si ricordano i 50 anni, dalle “gesta” sportive al Rallye di Monte Carlo con la mitica Lancia Fulvia HF n. 14.
Ora lasciamo la parola a Flavia.
In questi giorni faccio molta fatica a dormire perché, come diceva la nonna,”di notte tutti i gatti sono bigi”, e veramente il buio amplifica qualsiasi timore. E allora penso a quello che i miei figli mi ripetono tutti i giorni come un mantra.
E quando io dico a mia figlia che sono disperata perché lui è da solo in un letto di ospedale ed è confuso per la febbre alta che lo fa tremare e per la malattia che lo ha aggredito ormai da tanti anni, e nessuno lo calma con parole tenere e rasserenanti, lei mi risponde di ricordare che sto parlando di Sandro Munari, suo padre. Quel padre che ha sempre affrontato tutto da solo. Incidenti gravi come la testa ferita in Portogallo e ricucita in una specie di capanno da pesca da un veterinario senza neppure un filo di anestesia. E il famoso incidente in Jugoslavia dove è stato da solo tra la vita e la morte, e sempre da solo ha dovuto sopportare la notizie e lo strazio della perdita del suo amico. E tanti altri difficili momenti, ben chiari nei nostri ricordi, di una lunga vita affrontata con ardore e coraggio e vissuti quasi sempre in solitudine. Un po’ per carattere, piuttosto duro e solitario, e un po’ per una sua precisa scelta di non pesare mai su di noi. La sua famiglia andava sempre protetta e così è stato. E allora mi asciugo gli occhi, mi lavo la faccia e cerco di mandargli messaggi di serenità, di speranza e di amore, tanto amore da tutti noi che lo aspettiamo qui nella sua casa.
Penso che Sandro è sempre “il Drago”, che poco o nulla teme perché in fondo al suo cuore accetta tutte le sfide, senza mai avere veramente paura… e questa è già una grande vittoria.
Dal punto di vista sanitario, l’ultimo bollettino medico di sabato alle ore 14,00: Sandro sembra un po’ più vigile e la febbre è diminuita. Prognosi sempre riservata.
Un abbraccio da me e da Sandro che come sempre nella sua vita sta lottando come un leone.
Flavia