Tra la fine degli anni cinquanta e i primi sessanta Ian Garrad, manager per la West Coast del Gruppo Rootes, è affascinato dalla Shelby Cobra, sportiva inglese incattivita da un poderoso V8 americano.
Decide quindi di replicarne la formula lavorando sulla paciosa Sunbeam Alpine a quattro cilindri (sotto), progettata da suo padre Norman. E per farlo, coinvolge proprio Carroll Shelby.
Assegna poi, parallelamente, lo stesso incarico anche al pilota e meccanico Ken Miles, uomo di Shelby la cui popolarità si è recentemente impennata a seguito del colossal di Hollywood “Le Mans ‘66”. Shelby e Miles terminano i loro prototipi nel maggio del 1963.
Quello di Shelby, che prevede interventi più radicali a partire dall’installazione di un V8 Ford Small Block da 4260cc, si rivela da subito migliore e viene scelto per essere inviato alla casa madre in Europa.
Lì è lo stesso Lord Rootes a dare l’ok all’industrializzazione della vettura, nonostante la sua entusiasmante prova su strada si svolga dimenticando il freno a mano tirato…
La nuova vettura debutta nel 1964. Grazie ai 164 cavalli scaricati da un cambio manuale a 4 marce, la Tiger, che riprende il nome da un veicolo da record degli anni venti, accelera da 0 a 100 in 8 secondi e sfiora i 190 all’ora.
Assemblata dalla Jensen Motors, grazie ad un kit di potenziamento può guadagnare ulteriori 80 cavalli.
Nel 1967 viene lanciata la seconda serie, spinta da un nuovo V8 da 4,7 litri e 200 cavalli.
Tuttavia le sorti commerciali del modello non cambiano di molto, soprattutto a causa del prezzo proibitivo: oltre il doppio di una Jaguar E-Type, sufficiente per scoraggiare ben più di un compratore e per fermare nello stesso anno la produzione, che totalizza 7000 esemplari circa.
Ciò non impedisce alla Tiger di correre nei rally, dove si impone nella categoria a Genova nel 1964 e a Montecarlo e in Scozia nel 1965. Due Tiger preparate dallo stesso Shelby e allestite da Lister corrono anche alla 24 Ore di Le Mans del 1964.
Nonostante sfiorino i 260 all’ora non hanno successo: entrambe ritirate per problemi al motore. Va meglio negli USA, dove la Tiger vince addirittura il Campionato mondiale di dragster nel 1965.