Nipote dei “Leoni di Sicilia” Ignazio e Franca Florio, Costanza Afan de Rivera, romana ma ricongiunta alla sua Sicilia d’origine grazie ad un forte legame col mondo del motorismo storico, è morta ieri mattina nella casa di famiglia a Roccalvecce, in provincia di Viterbo, a causa di un male col quale lottava da tempo. Aveva 70 anni.
Sensibile, arguta e sempre elegante, Costanza era figlia di Giulia Florio, che durante i rastrellamenti nazisti salvò numerosi ebrei nascondendoli nel suo palazzo. A Giulia donna Costanza aveva recentemente dedicato il libro “L’ultima leonessa”, testimonianza delle vicende familiari, mondane, economiche e sentimentali della celebre casata durante il secolo scorso. Un contributo importante alla memoria degli uomini, ma soprattutto delle donne che hanno dato vita al mito delle aziende di famiglia, tra cui le celebri Cantine, e della famosa Targa, la gara automobilistica conosciuta in tutto il mondo.
Ma se mantenere alto il nome della famiglia, “sempre con equilibrio e dignità”, era lo scopo principale della sua vita, Costanza Afan de Rivera lo ha piacevolmente alternato con il contributo costante e prezioso alle rievocazioni automobilistiche in terra di Sicilia, a partire dal “Giro” dove noi di Adrenaline24h l’abbiamo ritrovata con piacere e stima anno dopo anno. Perché quella dei Florio è una storia di eroismo, di passioni, di intrecci politici e sentimentali ma è soprattutto, per noi appassionati, la storia di Vincenzo e di una delle corse più antiche e prestigiose al mondo.
Per chi volesse darle l’estremo saluto, le esequie si terranno oggi alle 16 a Roccalvecce.