Quando si parla dell’era fascista ci si dimentica facilmente delle cose positive di quel regime, specialmente in campo sportivo dove certamente l’enfasi dell’italianità era accentuata al massimo per quasi tutte le discipline, compresa quella automobilistica.
In tale contesto anche la Puglia negli anni trenta, pur come tutto il meridione tagliato fuori dalla grande industrializzazione del nord, sente l’esigenza di competere con le più note corse automobilistiche italiane sfruttando anche la presenza della Fiera del Lavante, vero polo commerciale del sud. L’Auto Club Bari, capeggiato dall’instancabile onorevole Re David, dopo aver organizzato vari raduni locali decide che sono maturi i tempi per mirare a traguardi più ambiziosi.
Così nel 1931 con la collaborazione di tutti gli Auto Club della regione, si da vita alla 1’ Targa Puglia, gara di velocità su strade chiuse al traffico. Partendo alle prime luci dell’alba da Foggia, i partecipanti avrebbero raggiunto Bari, Taranto, Lecce e Brindisi per arrivare nuovamente sul lungomare di Bari dopo una galoppata di 700 km. Le impervie strade del Gargano, in maggioranza sterrate e piene di buche, avrebbero da sole fatto la selezione, mentre per le popolazioni locali, l’avvenimento doveva essere memorabile ed eclatante in perfetto stile italico di allora. La Targa Puglia altro non era che la nuova denominazione della Coppa Araldo Di Crollalanza, una manifestazione che aveva interessato la zona per diversi anni e di cui la Targa Puglia, ampliata e migliorata, ne sarebbe stata la continuità.
La 1’ Targa di Puglia – Coppa Di Crollalanza prende il via domenica 11 ottobre 1931 alle ore 4 in un mattino freddo ma sereno sotto l’attenta regia del presidente dell’ACI Bari, onorevole Re David e di quello dell’ACI Foggia, ingegner Rotilli. Sono gli anni magici della Scuderia Ferrari che si presenta alla Targa con alcuni dei suoi maggiori piloti e con le poderose Alfa Romeo 1750 GS compressore. Molti sono anche i concorrenti locali che non vedono l’ora di poter correre finalmente “in casa”, senza dover compiere lunghi trasferimenti per partecipare alle varie manifestazione come Mille Miglia e Targa Florio, le In questo secondo tratto un guasto al radiatore mette fuori combattimento l’Alfa 1750 ufficiale di Siena-Bucci, i favoriti della gara.
La riparazione di fortuna non ottiene i risultati sperati e l’equipaggio dellaScuderia Ferrari giunto al controllo, è costretto al ritiro visto il peggiorare della situazione. Il romano Gazzabini, anch’egli pretendente al successo, è la seconda vittima di questa parte del circuito. Un difetto al cambio lo costrinse a dare addio ai suoi sogni di gloria. A questo punto la lotta si accende fra i fortissimi D’Ippolito-Siciliani e Carraroli-Severi con le Alfa 1750. Purtroppo prima di Bari anche per D’Ippolito ci sono grossi problemi dovuti all’accensione. La riparazione costa al pilota calabrese di Nicastro ben 18 minuti di ritardo da Carraroli che ne approfitta per balzare al comando. Al controllo di Bari transita per primo Carraroli la cui Alfa viaggia a pieno ritmo inseguito dal sorprendente De Laurentis che precede nell’ordine Cazzaniga, D’Ippolito, Siena (che si sarebbe fermato) e Stoppelli. Dopo il rifornimento i piloti lasciano Bari per una nuova galoppata lungo la litoranea fino a Brindisi dove è previsto il controllo successivo attorno alle 11. In perfetto orario trpiù famose, ma soprattutto lontane. Finalmente anche quella parte dell’Italia, oltre al nuovo polo fieristico del Levante, potrà vantarsi di possedere una gara automobilistica di pregio sulle proprie strade. La sera prima della gara viene organizzato un suntuoso ricevimento presso il Circolo Dauno del Littorio in onore dell’onorevole Di Crollalanza dove tutti i piloti sono invitati sotto la vigile organizzazione dall’ACI di Foggia. Presenti tutte le autorità, dal prefetto on. Leone al podestà comm. Perrone, dal segretario federale avv. Maffei agli onorevoli Postiglione e Caradonna.
Per i piloti la sorpresa maggiore arriva al momento della partenza quando in un ora ancora così “mattutina”, trovano fuori Porta San Severo una marea di sportivi acclamanti ed entusiasti. Le forze dell’ordine debbono impegnarsi al massimo per contenere la folla che, presa dalla foga dell’avvenimento, si accalca ai margini della strada impedendo quasi le partenze. Alle 4 precise prende il via la Fiat 509 dei baresi De Pascale e Boris precedendo di un minuto tutte le vetture della categoria utilitarie il cui favorito è il foggiano Rizzi, vincitore l’anno prima, del Circuito del Sud. Prendono poi la partenza le vetture della categoria guide interne distanziate fra loro di 5 minuti. Il via viene dato dall’ingegner Armando Rotundi, presidente del RACI. Tocca poi all’onorevole Di Crollalanza fare da mossiere ai concorrenti della seconda categoria, quella delle vetture più potenti. In questo ultimo gruppo la folla acclama il locale Frisoli mentre l’entusiasmo sale alle stelle quando lo squadrone Ferrari prende il via con Siena, D’Ippolito, De Laurentis e Carraroli sulle potenti Alfa Romeo 1750 GS compressore.
Subito il primo tratto, San Severo, Rodi Garganico, Manfredonia e nuovo passaggio da Foggia, miete le prime vittime. Il primo ritirato è Nicolini su Lancia per la fusione delle bronzine, mentre Frisoli lamenta la rottura del radiatore dopo Vieste e giunto a Foggia decide di fermarsi dato il ritardo accumulato. Ma l’incitamento degli amici e dei tifosi, da nuovo morale al pilota locale che riprende immediatamente la corsa. Al passaggio da Foggia il miglior tempo registrato è del sorprendente D’Ippolito in copia con Siciliani che transita con una media elevatissima sulla sua Alfa 1750 compressore impiegando per questo primo tratto, 2 ore 39 minuti e 52 secondi. Da Foggia si corre veloci attraverso Cerignola fino a Barletta per prendere la nuova litoranea adriatica fino a raggiungere Bari dove è posto secondo controllo orario ed il punto di rifornimento. Transitano le prime vetture fra cui, applauditissimi, Rizzi-Menotti su Fiat 509 seguita dalla Fiat 514 di Loforese-Musolino e dall’Alfa di Veris-Menichelli. Dopo poco tempo arrivano nell’ordine i bolidi di Carraroli, Soldini, D’Ippolito, Terribile e Castellana. Lasciato nuovamente il mare, la corsa punta verso Lecce dove con forte ritardo sulla tabella di marcia, il primo concorrente a transitare è Veris in coppia con Menichelli su Alfa Romeo 1750 GS seguito dalla Fiat 514 di Loforese.
Carraroli-Severi, sempre in testa, passano per terzi fra due ali di folla festante precedendo nell’ordine Rizzi-Menotti, D’Ippolito-Siciliani, Checchia-Bruno, Terribile, Castellano, De Laurentis, Fanelli, Gazzo e Pinzero.Dopo Lecce il percorso prevede un’altro tratto difficile attraverso Manduria fino a Taranto dove gli spettatori, vocianti ed eccitati, attendono i piloti lungo i marciapiedi di via Benito Mussolini. La maggioranza dei tifosi è già assiepata dalle otto del mattino e l’adrenalina raggiunge il massimo quando la tromba annuncia l’arrivo della prima vettura. Finalmente dopo quattro ore di attesa i piloti sfrecciano veloci e la folla ha un sussulto al passaggio della Fiat 514 di Laforese-Musolino idoli locali ed al comando nella categoria “vetture utilitarie”.
Al passaggio da Taranto la classifica vede primo sempre Carraroli che precede di 3 minuti D’Ippolito in netta rimonta e di 6’ Veris, tutti su Alfa 1750. Seguono nell’ordine Laforese, Rizzo, Poldini, De Laurentis, Terribile, Ortis e Gazzo. La 1’ Targa Puglia si sta avviando verso la sua conclusione e l’ultimo tratto attraverso i paesi di Mottola, Gioia e Casamassima mette alla frusta i piloti ed i mezzi già molto provati prima di raggiungere l’arrivo posto sul lungomare di Bari, dove un’enorme folla viene a stento contenuta dalle forze dell’ordine.In questo ultimo tratto Carraroli e D’Ippolito si danno battaglia ed i primi rilevamenti indicano nel secondo un leggero vantaggio sul calabrese. Alle 13,15 sul traguardo sfreccia per prima l’Alfa dell’equipaggio D’Ippolito-Siciliani osannati dalla folla come vincitori. Dopo pochi minuti arrivano anche Carraroli-Severi e via via tutti i concorrenti fin verso le 17 quando Checchia-Bruno con l’OM chiudono questa 1’ Targa Puglia. Dopo un accurato controllo dei tempi, viene dichiarato vincitore l’equipaggio Carraroli-Severi su Alfa Romeo 1750 GS compressore in 6 ore, 41 minuti e 33 secondi, ma i vincitori morali sono D’Ippolito-Siciliani che senza l’inconveniente nel tratto foggiano, probabilmente avrebbero vinto la gara.
La media del vincitore, considerato lo stato delle strade, è certamente molto elevata, passando dagli 80 km./ora nei tratti montani ai 160 km./ora in pianura per una media complessiva di 101 km./orari. Il gradino più basso del podio viene conquistato dal sorprendente De Laurentis in coppia con Azzone sempre su Alfa 1750 giunto a 5’ 55” dal secondo arrivato. Per questo giovane ma preparato equipaggio barese, forse il più regolare di tutti i concorrenti al via, è una grande soddisfazione dopo la sfortunata partecipazione alla Mille Miglia di quell’anno. Nelle classe prima la vittoria va alla Salmson di Pinsero-Castro mentre nella terza classe trionfano Marino-Zalar su Ford. La corsa prevede anche alcune categorie speciali: la “non esperti” è vinta dal sorprendente De Laurentis, la “guida interna” da Veris-Menichelli, la “senza compressore” da Celentani-Milesi e la “utilitarie” da Loforese-Musolino. I vincitori assoluti, Carraroli-Severi, sono anche i trionfatori della classe seconda, quella delle vetture più potenti.
La Targa Puglia viene pertanto assegnata all’Alfa Romeo mentre la Coppa Araldo Di Crollalanza la vince l’Automobile Club Bari per il maggior numero di arrivati in tempo massimo. Certamente il vero vincitore di quella 1’ Targa Puglia è il pubblico, la cui partecipazione lungo le strade, il tifo da stadio e l’interesse riscontrato, sono la massima soddisfazione per l’onorevole Re David e l’Auto Club Bari consapevoli di aver dato inizio alla tradizione automobilistica pugliese, sfociata poi nel Gran Premio di Bari del dopoguerra.
Fulvio Negrini