La XXX Targa Nino Buffa che si svolgerà i giorni 21-21-23 agosto 2015, è una occasione unica, per vivere la passione per la regolarità.
Nella “patria” dei pressostati, tre giorni di festa, ci accompagneranno, verso la notte magica, quando alle ore 21,00 del 21 agosto, verrà dato il via, alla Targa, che con TRECENTOUNO prove cronometrate, ci accompagnerà, per 12 ore, fino alle ore 9,00 del giorno 23 agosto. una esperienza unica, che ogni regolarista, dovrebbe vivere e raccontare.
La gara sotto l’egida di ACISPORT, è aperta alle auto moderne e storiche.
Ma raccontiamo la storia:
per chi non ha avuto l’onore ed il piacere di conoscere Nino Buffa di seguito alcune note scritte dal figlio Dott. Giacomo ed un documento di Luciano Sforza. “Gli amici dell’Associazione Sportiva Regolaristi Campobellesi – Club Nino Buffa mi assegnano l’arduo compito di scrivere la biografia di mio padre a cui loro hanno intitolato il loro Club a perenne ricordo di colui che a questo Comune ha dato tanto, nel brevissimo arco della sua esistenza. Nato a Campobello di Mazara il 14 luglio 1924, laureato presso l’Ateneo di Palermo in Medicina e Chirurgia nell’anno 1952, nei primi anni sessanta diventa Primo Cittadino del Comune di Campobello di Mazara, carica che manterrà ininterrottamente per diversi anni. Se volessi descrivere quello che ha fatto durante la sua esistenza, tre parole riassumono il suo operato: 1) Famiglia in pole position 2) Medico 3) Sindaco Sulla prima voce, essendo parte interessata, non voglio esprimere giudizi………sono solo positivi. Sulla sua attività professionale penso che se ancora dopo 52 anni dalla sua morte si parla di lui come il Medico di tutta la Comunità Campobellese e come il Medico dei Poveri, la dice lunga sul suo modus operandi. Quando mi capita di curare suoi pazienti, sono ore interminabili di racconti con gli occhi lucidi, sia da parte di chi li racconta che da parte del sottoscritto che ascolta. Come Sindaco, la figura di mio padre, è ricordata da chi lo ha conosciuto o da chi ne ha sentito parlare dai più anziani, come colui che ha dato lustro a questo paese con alcune opere tra cui l’illuminazione a vapore di mercurio non solo a Campobello ma anche nelle frazioni di Tre Fontane e Torretta Granitola, per il miglioramento della viabilità e per avere fatto conoscere il Nostro Comune di agricoltori, in tutta Italia, attraverso una Sua Creatura: la 12 Ore Notturna.
La prima edizione si svolse nel 1962 e subito diventò un avvenimento con valenza nazionale: una gara di regolarità della durata di dodici ore e in notturna che metteva a dura prova anche la resistenza fisica dei partecipanti. Campobello cominciava ad essere conosciuta in tutta Italia ed ad onorare la Creatura di mio padre, venivano a partecipare piloti di tutte le regioni. Come non ricordare figure come il Prof. Rollino e signora, Thellung, D’angelo, Luigina Imerito, Giuliano Canè e tanti altri che negli anni passati hanno partecipato e vinto la 12 Ore. L’intento, l’intuito e lo spirito innovativo di mio padre aveva fatto centro. Negli stessi anni lui, Luciano Sforza (suo amico e copilota in tutte le edizioni in cui parteciparono alla 12 Ore Notturna) e un gruppo di amici appassionati di automobilismo, idearono il logo di una nascente scuderia che denominarono: Scuderia Sikelia. Era uso comune, lo si vede dalle foto d’epoca, esporre la bandierina con il logo della Scuderia Sikelia, nel lunotto posteriore delle auto che partecipavano alla 12 Ore e l’adesivo raffigurante la loro scuderia di appartenenza, nella parte posteriore dell’auto vicino alla targa.
Sono passati 52 anni ed è come se mio padre fosse ancora tra noi, tanto è il fervore che suscita il suo ricordo tra i Puri ed Onesti appassionati di regolarità campobellesi e non. La sua intuizione, la sua creatura, ha ancora ragione di esistere. Grazie amici sportivi, a nome di tutta la mia famiglia, per avere voglia e passione nei vostri cuori: dall’alto dei cieli, statene certi, avete tutta la sua stima ed affetto.”
Giacomo Buffa Presidente Onorario dell’ASD Regolaristi Campobellesi –
Club Nino Buffa La testimonianza di Luciano Sforza in ricordo dell’amico Nino Buffa:
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