Mauro Giansante, di professione avvocato, campione di Regolarità auto storiche, ci racconta, la sua prima esperienza alla Mille Miglia, emozione, trepidazione, esaltazione,
sconforto…..speranza…attesa…anche questo è Mille Miglia, dalla penna, anzi dalla tastiera di chi, ben 11 volte ha partecipato a questa favola di …motori!!!!
” Sono entrato in questo ambiente nei primi mesi del ’90 e nel 91 acquistai il mio TR3 Small MOuth,il primo in Italia. Presi dall’entusiasmo delle prime esperienze positive con il mio amico Sandro decidemmo di presentarci alla MM del ’94, pur non avendo fatto a tempo ad inviare la domanda d’iscrizione.Non sapevamo nulla delle sue regole, solo che si sarebbe fatta una lista d’attesa e quindi pensavamo, che questa sarebbe stata formata la mattina del giovedì nel corso delle verifiche. Il giovedi alle 8.00 eravamo a p.zza della Vittoria, ma rimanemmo gelati quanto Costantino Franchi ci disse, che la lista era già formata da tempo e quindi che non ci sarebbe stato spazio per noi. Ci consentì di restare in p.zza, ci diede due pass e restammo lì sino al pomeriggio alle 17, quando le verifiche degli iscritti terminarono, salutando tanti amici che verificavano e ci incoraggiavano a restare perchè c’è sempre una speranza. In effetti accadde che restarono non assegnati ben 11 numeri, per assenza e che quasi tutti quelli presenti in lista d’attesa non avevano il passaporto FIVA, del che fummo informati e visto che il FIVA noi l’avevamo ci ripresentammo. Fummo inseriti nella nuova lista, eravamo in 12 per 11 posti. Una commissione si riunì per decidere sulle ammissioni. Noi fremevamo. Quando uscìrono dalla tenda ove si erano riuniti cominciarono a chiamare gli ammessi uno alla volta chiedendo i vari documenti. Uno stillicidio,una vera tortura, dopo la 4a chiamata Sandro riuscì ad intrufolarsi alle spalle dello speaker ed a sbirciare nella lista per cercare il nostro nome. Lo vidi fare un salto ed a gesti mi comunicò che eravamo gli 11^,proprio gli ultimi. Con il cuore pieno di gioia ci mettemmo da parte attendendo il nostro turno con ansia. Ecco l’8°,ecco il 9°, poi ancora il 10°, ecco ha terminato ora ci chiameranno, pensammo, ecco chiamano l’11° ma non siamo noi!!
Che succede? Sandro hai visto bene? Certo!. Andammo a controllare e verificammo,purtroppo, che uno di quelli originariamente ammessi era arrivato in ritardo e così gli avevano ridato il suo numero di gara. Sorriso amaro, ringraziamenti per l’occasione concessa e…arrivederci all’anno prossimo. Nel 1995 ritornai, eravamo in lista d’attesa con la Stanguellini Bertone 1100 e…. fummo i primi ad esser chiamati!!!!
E nel 1996 esordimmo con la Ermini, 3^ a Roma con un vantaggio enorme sul 4° ed un distacco impossibile da colmare con Canè e Valseriati che viaggiavano su coefficienti enormi. Alla fine 4^ dopo un recupero pazzesco di un equipaggio bresciano, ci restammo male,il podio cui tenevamo ci era sfuggito di un filo, Sandro si consolava dicendo che ci saremmo rifatti,io invece temevo che avevamo perso l’occasione della vita. E purtroppo è ancora così,altri 6 piazzamenti nei 10, sempre con coefficienti ridicoli, e..aspettiamo ancora!”
Mauro Giansante.
Grazie Mauro.
ADRENALINE24H