Siamo nel 1967, Giuseppe Luraghi, “padre” della Giulietta, propose l’idea ai fratelli Zagato:
una sportiva, leggera, aerodinamica, compatta, da sviluppare sul pianale della Alfa 1300 Spider.
Così fu, Zagato coinvolse l’allora giovane Ercole Spada, che da subito interpretò l’idea originale, interpretando già dal primo “schizzo”, quelle che erano le filosofie Zagato di quegli anni, tra cui l’idea del portellone posteriore, simile alla Lancia Fulvia…Zagato…
Entra in produzione nel 1969, motorizzazione 1300, con la sua fantastica carenatura del muso in plexiglas, grande studio aerodinamico, con un disegno che rappresentò la filosofia dei coupè Zagato Alfa, trasmessa fino ai giorni nostri.
Nel 1972, il 1300, lascia il posto al 1600 e la coda , sempre tronca, si allunga di 10 centimetri, 1510 gli esemplari costruiti, da subito seguita e desiderata dagli Alfisti.
Le potenze passano dagli 88 ai 110 cavalli del 1600 centimetri cubici, alimentati da due magnifici carburatori Weber o da Solex, doppio corpo da “40, il cambio è a 5 marce, freni a disco, il peso intorno ai 1000 chilogrammi, la velocità raggiungeva i 175 km/h sulla 1300 e i 190 km/h sulla 1600.
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